Economia
September 21 2024
Ve lo ricordate il terribile acronimo coniato dalla stampa economica anglosassone nel 2008 che raggruppava i 5 paesi “deboli” della zona Euro? Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna.
Bene, una quindicina di anni dopo queste nazioni si sono prese una bella rivincita dobbiamo proprio dire.
Non ci credete?
Oggi il paese sotto osservazione è un altro: la Francia.
Le dinamiche di politica interna, economiche e di debito destano preoccupazioni. Il paese cresce poco (2023 0,9%, quest’anno ancora meno), il rapporto debito/pil è salito fino in area 115% (al pari della Spagna e sopra il Portogallo), i risultati delle ultime elezioni politiche hanno mostrato il livello di disagio sociale e malessere presenti nel paese.
Non sarà semplice per il paese uscire da questa vera e propria impasse che è acuita anche dall’elevato livello di protezione, sindacalizzazione e statalismo dell’economia transalpina. I tassi di mercato esprimono per ora limitatamente, considerando anche che un downgrade sul merito creditizio del paese potrebbe arrivare nei prossimi mesi. E allora come direbbero gli anglofoni: beware FROGS !