Televisione
February 25 2019
Sette morti sospette che sconvolgono Vigata, il ritorno in paese di Fofò La Matina e la bellissima 'Ntontò che resta sola. Ruota attorno a questi elementi La stagione della caccia, il secondo capitolo de la serie evento C’era una volta Vigata, tratta dai romanzi storici del grande Andrea Camilleri. Dopo il clamoroso successo de La mossa del cavallo, nel 2018, ecco le anticipazioni del film tv con Francesco Scianna e Miriam Dalmazio, in onda su Rai 1 lunedì 25 febbraio.
L’immaginifico mondo di Vigata - nato dall'inarrivabile penna di Andrea Camilleri - torna in tv, protagonista di una nuova avventura. La stagione della caccia, tratto dall’omonimo romanzo storico edito da Sellerio, riporta alla ribalta l’immaginaria cittadina siciliana in pieno '800e narra la saga familiare dei nobili Peluso, ancora legati alla terra, al possesso e al titolo.
Nella trama si mescolano aneddoti esilaranti, paradossi, idee brillanti e soprattutto personaggi straordinari. A cominciare da Filippo Peluso (Tommaso Ragno) che incontra il suo nemico Fofò La Matina (Francesco Scianna), tornato in paese per prendersi la rivincita dal despota Peluso. O ancora la marchesina ‘Ntontò (Miriam Dalmazio) che nonostante i mille imprevisti diventa la nuova regina della casa tenendo le redini di ciò che è rimasto della sua famiglia.
La stagione della caccia si apre con il ritorno in paese di Fofò La Matina, farmacista e figlio del defunto Santo La Matina, custode geloso dei segreti di piante miracolose e "camperi" - ovvero guardiano dei campi - del marchese Filippo Peluso. Poco tempo dopo, la famiglia di quest'ultimo viene sconvolta da una serie di morti dovute a cause naturali o a disgrazie accidentali.
Muore avvelenato dai funghi il tanto desiderato figlio maschio Rico (Michele Ragno), che il marchese era riuscito a procreare grazie all'arte farmaceutica del padre di Fofò. Poi muore la Marchesa Donna Matilde (Donatella Finocchiaro), impazzita per la morte del secondogenito, e poco dopo anche lo stesso marchese Peluso che era riuscito a divenire padre per la seconda volta di un figlio maschio. La stessa sorte tocca allo zio Totò, che aveva fatto fortuna in America ed era ritornato a Vigata dopo lunga assenza e l'unica che si salva è Ntontò, figlia del marchese: che ne sarà di lei, rimasta sola nell'antico palazzo di famiglia?
"Un'altra prova della ricchezza narrativa di #AndreaCamilleri, che ha creato un deposito inesauribile di storie, in cui il piacere di raccontare coincide con il piacere di ascoltarle"#LaStagioneDellaCaccia, lunedì #25febbraio su @RaiUno e @RaiPlayhttps://t.co/HBbkt6Dv7ypic.twitter.com/eYfkWrTyax
— Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) 24 febbraio 2019
"Abbiamo girato il film, quindi, tentando lasciare intatti i paradossi del mondo di Camilleri, di modulare i cambi di tono in maniera organica ed elegante", spiegaRoan Johnson, il regista de La stagione della caccia, prodotta dalla Palomar di Carlo Degli Esposti. L'obiettivo? Seguire i temi del romanzo come la follia "da un punto di vista dell'interpretazione degli attori e quello della terra da un punto di vista iconografico, lasciando il tutto il più sporco e polveroso, e tenendo in mente la terra come tema simbolico".
Nel cast, oltre a Francesco Scianna, Miriam Dalmazio e Donatella Finocchiario - in un'interpretazione che si annuccia strepitosa - ci sono anche attori esordiente e volti molto amati dal grande pubblico. Tra questi anche Ninni Bruschetta (visto in diverse serie tv di grande ascolto) e ancora Giorgio Marchesi, reduce dal successo de L'allieva 2.