Quel ramo culturale dellago di Como

Sul lago di Como parte un battello «destinazione futuro». È uno strano piroscafo che non ferma a Clooneyland con le sue orde turistiche ma va oltre, per affrontare alcuni grandi temi del nostro tempo in tempesta come i conflitti alle porte, le insidie della transizione green, la preponderanza dei media, le contraddizioni della scuola, gli orizzonti dell’arte contemporanea. Destinazione Futuro è il tema della rassegna «ONde Lariane» (seconda edizione, la ON maiuscola invita ad accendere la mente), un appuntamento con specialisti impegnati a spiegare, come avrebbe detto Maurizio Costanzo, cosa c’è dietro l’angolo fra paure e speranze.
Organizzata dalla «Libera associazione culturale Casa Brenna Tosatto», la rassegna si tiene nei weekend 12-13 e 19-20 ottobre in alcune perle del lago come Bellagio, Menaggio, Gravedona, Tremezzina. E si concluderà il 29 novembre a Como con il ministro Giuseppe Valditara. Sul lago ospita nomi di spicco come Nicola Porro, che presenterà il suo ultimo libro «La grande bugia verde» (sabato 12 a Menaggio) nel quale raccoglie le ricerche di alcuni autorevoli specialisti (fisici, geologi, climatologi, meteorologi ma anche economisti e ingegneri) per smontare quella che da giustificata preoccupazione si è trasformata in dogma.

Nicola Porro

Toni Capuozzo osserverà i conflitti in atto in Ucraina e Medio Oriente attraverso lo sguardo dei giovani, prendendo spunto dal suo saggio «Le guerre spiegate ai ragazzi» (domenica 13 a Gravedona).

Toni Capuozzo

Monica Maggioni (sabato 19 a Tremezzina) con il libro «Spettri» offrirà sette ritratti di altrettanti fantasmi della storia (dal capo spirituale di Hamas alla giovane italiana trascinata nel gorgo dell’Isis, dal neonazista americano Kreis al fanatico stragista Breivik). Gianluigi Nuzzi (domenica 20 a Bellagio) approfondirà un tema chiave del nostro tempo: la cronaca nera raccontata e modellata dal cosiddetto circo mediatico.
Anche negli spazi dedicati all’arte, ONde Lariane mette in fila nomi di prim’ordine: Velasco Vitali e il collezionista Emilio Bordoli si confrontano su «Il futuro dell’Arte, dalla collezione privata a fare museo» (sabato 12, Tremezzina); il pittore spagnolo Josè Molina apre al pubblico il suo atelier di respiro internazionale (domenica 13, Gravedona); Marina Taroni tiene un laboratorio con il coinvolgimento del pubblico (sabato 12, Ossuccio). La domenica successiva, ancora a Bellagio, Velasco Vitali racconta la propria esperienza di vita che unisce l’eredità culturale di suo padre Giancarlo, maestro celebrato da Giovanni Testori, con la propria vocazione artistica espressa in Italia e all’estero.
La terza parte del festival, dedicata ai ragazzi, si terrà a Como il 29 novembre con un educational per le scuole, dal titolo: «Costruisci il tuo futuro». L’imprenditore seriale (lui si definisce così) Saverio Fantacuzzi e la manager Olga Introzzi parleranno agli studenti su come realizzare i propri sogni tenendo gli occhi aperti dentro una società digitale in perenne trasformazione. Spiega Roberta Bernasconi, organizzatrice del festival con Giorgio Gandola: «I giovani sono protagonisti delle trasformazioni in atto. Gli appuntamenti sono un invito per le nuove generazioni a sviluppare una consapevolezza critica sul mondo che li attende e a riconnettersi con le proprie radici per guardare con consapevolezza al domani».
La sera stessa a Como, gran finale con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, al centro del dibattito culturale per il ripristino del voto in condotta e per l’attenzione al rispetto e al supporto dei veri protagonisti, troppo spesso sottostimati: gli insegnanti. Presenterà il suo libro «La scuola dei talenti», viatico per un ritorno alla tradizione dell’insegnamento, pur dentro gli stimoli della modernità. Come sottolinea il ministro «ogni giovane è come una lucerna ricca d’olio che attende solo il fuoco per accendersi. E la scuola dei talenti deve essere il fuoco».

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