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October 03 2017
Un attentato domenica sera ha ucciso 59persone e provocato 527 feriti, di cui una dozzina gravi, al concerto di musica country di Jason Aldean nei pressi del Mandala Bay Casino di Las Vegas. Autore della strage è Stephen Paddock, 64 anni, bianco di Mesquite, in Nevada.
Martedì 3 settembre
Ore 9:00 - Quarantadue armi da fuoco, tra pistole e fucili. Era l'arsenale del killer di Las Vegas, che ieri si è reso responsabile del massacro al concerto country uccidendo, secondo l'ultimo bilancio, 59 persone e ferendone 527.
Nella camera d' hotel da dove ha sparato, aveva portato con sé 23 armi da fuoco. Nella sua auto, invece, trovato nitrato d'ammonio, composto chimico utilizzato anche per produrre degli esplosivi.
La sparatoria più sanguinosa della storia moderna d'America riapre il dibattito sulla diffusione delle armi da fuoco negli Stati Uniti, mentre l'Fbi smentisce la rivendicazione giunta dall'Isis.
Lunedì 2 settembre
Ore 18:50 - Vladimir Putin ha inviato un telegramma di condoglianze al presidente americano Donald Trump per la strage di Las Vegas. Lo riporta il Cremlino, secondo cui Putin nel testo ha definito quanto avvenuto "un crimine che ha tolto la vita a decine di civili" e "colpisce per la sua crudeltà". Il presidente russo ha inoltre espresso compassione e sostegno ai parenti e ai cari delle vittime e ha augurato una pronta guarigione ai feriti.
Ore 17:45 - Dopo la Casa Bianca, anche l'Fbi nega che vi siano legami tra l'attacco e l'Isis: "Mentre gli eventi continuano a evolversi, non è stata trovata nessuna connessione con l'Isis" al momento. Così il rappresentante dell'Fbi nella conferenza stampa di aggiornamento sulle indagini relative alla sparatoria di Las Vegas. "Continueremo a lavorare con i nostri partner perché sia un'indagine completa", ha aggiunto
Ore 17:28 - Molte armi da fuoco e munizioni sono state rinvenute anche nell'abitazione del killer a Mesquite, la città del Nevada dove risiedeva. Lo riporta la polizia.
Ore 17:15 - "Cari americani, oggi è un giorno di shock e dolore per il nostro Paese": lo ha detto il presidente americano Donald Trump riferendosi alla strage di Las Vegas. "E' stato un atto di pura malvagità", ha dichiarato poi, ordinando che le bandiere resteranno a mezz'asta sino al tramonto del 6 ottobre, in tutti gli edifici pubblici, dalla Casa Bianca alle sedi diplomatiche, dalle basi militari alle navi.
Ore 16:50 - Poco dopo la rivendicazione da parte dello Stato Islamico è giunta la smentita della Casa Bianca: "Non c'è alcun segnale che indichi un legame del killer di Las Vegas con gruppi del terrorismo internazionale".
Ore 16:20 - L'Isis ha rivendicato con un comunicato sul web la strage. Lo rende noto il Site, il sito che monitora le attività jihadiste sul web.
"L'esecutore dell'attacco a Las Vegas è un soldato dell'Isis - si legge nella rivendicazione dello Stato islamico -. Ha eseguito l'operazione in risposta all'appello a prendere di mira i Paesi della coalizione".
Ore 14:45 - Il killer del massacro di Las Vegas potrebbe essersi tolto la vita prima che la Polizia facesse irruzione. Lo ha detto lo sceriffo Joseph Lombardo.
Ore 14:00 - Non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa e "non c'era alcuna indicazione che potesse fare una cosa del genere". "Era uno normale. Qualcosa deve essere successo, deve aver perso la testa, siamo scioccati". Lo ha dichiarato Eric Paddock, il fratello di Stephen Paddock.
Eric vive a Orlando, in Florida.
Mesquite è il tipo centro abitato da pensionati e amanti del golf che punteggina il paesaggio dell’ovest degli Stati Uniti.
La polizia locale ha detto di non aver molte di informazioni su Paddock: nessun arresto in precedenza, nessuna infrazione del codice della strada, nessuna chiamata d’emergenza. Il portavoce della polizia locale ha aggiunto che in media a Mesquite si registra “un omicidio all’anno”. In precedenza Paddock aveva registrato luoghi di residenza in Texas e in California. Registrata anche una licenza di caccia e pesca in Alaska.
Ore 10:00 - Ancora non si sa con certezza quante siano state le persone ad aver sparato: per il momento la polizia avrebbe ucciso uno degli aggressori, Stephen Paddock, di Mesquite, in Nevada, e il suo indirizzo è lo stesso di Mary Lou Danley, la donna asiatica a cui la polizia sta dando la caccia perché "persona di interesse".
La dinamica non è ancora del tutto chiara, ma secondo le prime ricostruzioni gli autori della strage potrebbero essere stati due o tre, che avrebbero esploso decine di colpi dal 32esimo piano di un edificio situato sul Las Vegas Boulevard.
Tra i testimoni dell'attacco anche la star di InstagramDan Bilzerian che ha pubblicato un video nel quale fuggendo grida: "A questa ragazza hanno appena sparato in testa".