Lifestyle
March 07 2014
Un bambino e un uomo adulto si trovano per caso a partecipare insieme a un torneo di arti marziali: uno è alla sua prima gara, l'altro è uno straniero che non sa nulla della cultura locale. Si faranno largo nelle eliminatorie tra la sorpresa dei giudici e degli altri lottatori, sotto l'occhio attento dell'affascinante mamma del piccolo. Ma riuscirà la strana alleanza a portarli alle finali e alla vittoria tanto desiderata?
Il primo volume della saga "Last Man" , uscito da poco in Italia per Bao Publishing, è un'opera dei giovani fumettisti francesi Balak, Michael Sanlaville e Bastien Vivès, quest'ultimo già noto al pubblico nostrano per le sue attente disamine delle tensioni sentimentali ("Nei miei occhi", "Polina", "La macelleria", "Veri amici").
L'opera risulta un incontro tra cultura pop orientale e occidentale: tematiche, topoi e soluzioni stilistiche di origini diverse si uniscono in una narrazione fresca, scorrevole e divertente.
Ho fatto qualche domanda a Bastien Vivès.
"Last Man" appare fortemente ispirato ai manga per ragazzi, sopratutto quelli sportivi che ruotano intorno al tema del torneo, da "Captain Tsubasa" fino a "Dragon Ball". Qual è il tuo rapporto con questo genere di fumetto?
Quando ero piccolo non leggevo manga, quasi non guardavo la televisione, ero più interessato all'animazione di scuola americana (Disney, Warner, Hanna & Barbera). Poi ho scoperto ciò che mi ero perso durante i miei studi e oggi posso leggere le leggende del manga con occhio adulto... ed è un'esperienza incredibile... Ho letto Hokuto No Ken all'età di ventotto anni e ne sono uscito trasformato.
In Italia finora sono state pubblicate tue opere dal tono decisamente più drammatico. Come si inquadra "Last Man" nella tua produzione?
Ho sempre fatto un libro dopo l'altro seguendo le pulsioni del momento, ed è così che sono passato da un peplum a Polina a un fumetto porno... Il mio lettorato è ampio, ci sono persone di generazioni differenti, che si intersecano o meno... Ma non intendo servire ai miei lettori sempre la stessa zuppa. Se avranno voglia di seguirmi nell'avventura di Last Man ne sarò felice!
L'opera ha già una trama e un finale prestabilito? Sapete già in quanti volumi si svilupperà o andrà avanti indefinitamente?
Ci piacerebbe farne dodici volumi, a seconda delle nostre energie e della voglia, vedremo se si allungherà... Ma abbiamo voglia di sviluppare molte cose a corredo, degli altri racconti, un videogame, una serie TV... Insomma, Last Man è un universo vasto, nel quale abbiamo voglia di scrivere una storia ampia e potente!
"Last Man" è un lavoro di squadra con Balak e Sanlaville. Come vi siete divisi i compiti?
Ormai funzioniamo come una squadra di sceneggiatori: scriviamo a sei mani, poi Balak fa i layout e Michael e io ci dividiamo i disegni.
Quali mezzi avete adottato nella creazione delle tavole?
Lavoriamo completamente in digitale, con Photoshop e tavoletta Cintiq, abbiano un account Dropbox, così possiamo sempre vedere cosa fanno gli altri e passarci le pagine facilmente.
Il fumetto era stato inizialmente pubblicato online: questo formato e le reazioni dei lettori hanno in qualche modo influenzato il lavoro?
Non al principio, avevamo molto vantaggio sulla pubblicazione... ma ormai siamo al quinto volume e siamo sempre più attenti alle reazioni del pubblico (alle fiere o online); ormai abbiamo optato per una post-pubblicazione su internet, per meglio seguire i libri quando vengono pubblicati... Sta funzionando bene e le reazioni sono incoraggianti... ma queste sono solo questioni di marketing, e in quanto autori cerchiamo semplicemente di realizzare la migliore storia possibile; se è buona, il pubblico la seguirà. Su internet o su carta, per noi cambia poco.
"Last Man 1" è un volumetto brossurato in bianco e nero e a colori di 204 pagine. È pubblicato in Italia dalla Bao Publishing che lo propone a 16 Euro. L'uscita del secondo numero (di sei) è prevista per il mese di aprile.
Vivès, Balak e Sanlaville saranno in Italia, ospiti per Bao al prossimo Napoli Comicon, dal 1 al 4 maggio 2014.
Nota: tutte le immagini sono copyright di Casterman e Bao Publishing per l'edizione italiana.
Si ringrazia Serena Di Virgilio per la collaborazione nella realizzazione dell'intervista.