Le 5 frasi più lunghe della letteratura

Meno è meglio? Di solito sì, ma non tutti hanno il dono della sintesi: molti grandi scrittori del passato e del presente amano viceversa un periodare ampio e sfoggiano uno stile prolisso, ma non per questo meno efficace. Ecco dove cercare alcune delle frasi più lunghe della letteratura mondiale.

I miserabili – Victor Hugo (Mondadori)
Nel celebre romanzo-fiume dello scrittore francese sono molte le frasi che crescono in modo abnorme grazie a un continuo accumulo di dati e informazioni. La più lunga in assoluto (823 parole) si trova in una delle tante digressioni d’argomento politico che occupano l’ultima parte del racconto, e descrive l’ascesa del re borghese Luigi Filippo ripercorrendo tutto d’un fiato le principali tappe della sua carriera politica.

Alla ricerca del tempo perduto – Marcel Proust (Mondadori)
Il quarto posto in questa curiosa classifica spetta di diritto a un altro transalpino. La frase più lunga mai pubblicata da Marcel Proust comprende infatti 847 parole e descrive in modo assai dettagliato il salone della famiglia Verdurin, presso la quale il protagonista si trova ad alloggiare nel corso del quinto libro della Ricerca.

Assalonne! Assalonne! – William Faulkner (Adelphi)
Sul terzo gradino del podio troviamo un romanzo che colpisce per il rigore storico con cui narra la vicenda di Thomas Sutpen, ricco possidente sudista che dopo la Guerra di secessione finisce rovinato a causa dell’abolizione della schiavitù. La frase più lunga è contenuta in un dialogo del sesto capitolo e conta 1.287 parole.

Ulisse – James Joyce (Mondadori)
Medaglia d’argento all’Ulisse di James Joyce. Grazie alla tecnica del flusso di coscienza, lo scrittore irlandese riesce infatti a dare vita a frasi molto ampie. La più lunga in assoluto è l’ultima: 12.931 parole senza punto fermo per descrivere la seconda parte del soliloquio di Molly, che occupa l’intero paragrafo finale.

La banda dei brocchi – Jonathan Coe (Feltrinelli)
Il romanzo di Jonathan Coe, pubblicato nel 2001, descrive le contraddizioni della società britannica durante gli anni Settanta, periodo di forte crisi e di grandi contestazioni giovanili. Si aggiudica il primo posto della classifica con una frase che conta ben 13.955 parole.

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- I miserabili – Victor Hugo (Mondadori)
- Alla ricerca del tempo perduto – Marcel Proust (Mondadori)
- Assalonne! Assalonne! - William Faulkner (Adelphi)
- Ulisse – James Joyce (Mondadori)
- La banda dei brocchi – Jonathan Coe (Feltrinelli)

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