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October 09 2015
Ignazio Marino si è dimesso da sindaco di Roma. Dopo una giornata di estenuante pressing da parte del Pd (e non solo), ha deciso per il passo indietro.
L'ex sindaco formalizzerà le sue dimissioni lunedì. Intanto è iniziata la rincorsa alle dichiarazioni sulla vicenda da parte di tutti gli esponenti dei partiti politici. Da Silvio Berlusconi che si candida a riunire il centrodestra per una proposta concreta di alternativa politica a Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, che ha accomunato il fallimento di Marino a quello di Renzi.
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Intanto, il segretario del Pd e premier Matteo Renzi, ha fatto capire di voler andare alle elezioni a maggio del 2016. Lasciando così spazio ai primi totonomine.
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9 Ottobre
18: 44 - "Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, formalizzerà le sue dimissioni dall'incarico nella giornata di lunedì 12 ottobre consegnandole nelle mani della presidente dell'Assemblea capitolina, Valeria Baglio". Così, in una nota, il Campidoglio.
18:40 - Lunga riunione in Campidoglio tra il sindaco Ignazio Marino e gli assessori per mettere in fila i provvedimenti da chiudere entro venti giorni. Tre gli assenti, a quanto si apprende, il vicesindaco Marco Causi e gli assessori Stefano Esposito e Luigina Di Liegro, ovvero i tre che ieri avevano annunciato al sindaco la volontà di lasciare, ma anche quelli che hanno amministrato per minor tempo, e quindi avevano meno provvedimenti in sospeso. Sul tavolo diversi atti: provvedimenti sul patrimonio, su fondi europei che altrimenti andrebbero persi, su biblioteche e Palazzo delle Esposizioni, e, dulcis in fundo, Giubileo.
18:26 - "Lavorerò fin da oggi per offrire agli elettori un centro-destra unito e vincente, con un programma di governo della capitale tale da restituire alla città l'onore perduto". Lo afferma Silvio Berlusconi parlando delle prossime elezioni a Roma dopo le dimissioni di Marino. Le dimissioni del Sindaco Marino - prosegue Berlusconi - arrivate fuori tempo massimo, offrono alle forze politiche una occasione importante per recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini.Nella Roma diventata suo malgrado simbolo di mala amministrazione e mala gestione della cosa pubblica, tutti i partiti devono impegnarsi per offrire ai cittadini una nuova idea di politica, più vicina di quanto non sia stata in questi anni ai bisogni delle famiglie, delle imprese, delle persone".
17:16 - Prima un incontro con l'attuale assessore alla Legalità di Roma Alfonso Sabella al Nazareno, poi una riunione con il premier Matteo Renzi su Roma. Dopo le dimissioni di Marino, il commissario dem Matteo Orfini continua a lavorare sulla Capitale. A quanto si apprende al centro del dialogo con il premier il punto su Roma: da come affrontare il Giubileo puntando a "replicare il miracolo Expo" a "come migliorare la vita dei romani".
16:39 - "A Roma si è consumata una profonda rottura tra città e Pd. Le primarie saranno per me inevitabili per provare a ricostruire. Non possono bastare decisioni calate dall'alto. È indispensabile ripartire dalla nostra gente". Lo dice Roberto Speranza, della minoranza Pd, interpellato al telefono sulle scelte da compiere ora.
16:19 - "Ho improntato la mia vita a fare il servitore dello Stato. Ho fatto questa scelta di venire a Roma e assumere l'incarico di assessore alla Legalità nella giunta Marino proprio per il mio senso dello Stato. Se ci dovesse
essere qualche altro incarico lo valuterò nella consapevolezza dei miei limiti". Così, l'ex assessore alla Legalità di Roma Capitale, Alfonso Sabella, a 24Mattino su Radio 24, sulla possibilità di essere nominato commissario al Comune di Roma dopo le dimissioni del sindaco Ignazio Marino, secondo quanto riporta una nota diffusa dall'emittente.
Tornando sull'argomento, intervistato da Sky TG24 HD, ha aggiunto di non aver "sentito nulla in merito, ho letto qualche notizia sul giornale stamattina. Col prefetto Gabrielli ci siamo scambiati un paio di messaggi ieri ma abbiamo parlato di tutt'altro. Credo che tecnicamente ci possano essere delle difficoltà. Mi sembra che per fare il commissario si debba essere o un prefetto in servizio o un magistrato in quiescenza. Io, da quando sono in Campidoglio sono invecchiato di una decina d'anni ma non sono ancora in quiescenza".
16:15 - "Marino ricatta il Pd e sta tentando di riorganizzare una maggioranza. Con la complicità di Renzi? Se non è cosi', i consiglieri del centrosinistra rispondano positivamente al nostro appello firmando le dimissioni e mettano
fine a questo indecoroso spettacolo. Altrimenti i romani avranno un'ulteriore prova delle loro responsabilità nella folle gestione di Roma". È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
14:39 - "La presidente dell'Assemblea capitolina ha comunicato che le dimissioni sono state protocollate. Quindi, i 20 giorni a disposizione del sindaco Marino per confermare o ritirare le dimissioni scadranno il 29 ottobre". È quanto afferma il vicesindaco di Roma dimissionario Marco Causi.
12:42 - "Sono stato in imbarazzo e lo sarei ancora di più se dovesse arrivare un procedimento penale, anche se si tratta di poche migliaia di euro. Il peculato è un reato grave che avrebbe reso incompatibile la mia presenza in giunta". Lo ha detto l'assessore comunale alla Legalità, Alfonso Sabella, riferendosi all'inchiesta della Procura di Roma sulle spese di Ignazio Marino.
12:27 - "Leggo su alcuni quotidiani frasi che mi vengono attribuite. Le smentisco. Non ho mai detto "ora farò i nomi": tutto cio' e' falso e sono costretto ancora una volta a procedere con le querele oltre alle richieste di danni in sede civile". Lo afferma in una nota il sindaco di Roma Ignazio Marino. "Si tratta di falsità che non ho mai pronunciato - prosegue Marino - Vedo che si parla di mie telefonate con Matteo Orfini che nella giornata di ieri non sono mai avvenute, vedo mie frasi su inesistenti mail di Walter Veltroni pubblicate su La Repubblica, frasi uscite sul Corriere della Sera in cui mi si attribuisce che "ora farò nomi". Tutto ciò è falso e sono costretto ancora una volta a procedere con le querele oltre alle richieste di danni in sede civile".
12:14 - "Roma merita di più, l'Italia merita di più. La disfatta di Marino è la disfatta di Renzi che lo ha difeso alla faccia di tutti e di tutto". Lo afferma il segretario della Lega Matteo Salvini, presentando a Roma la Scuola di formazione politica. "Spero - aggiunge - che la figura di fango colossale di Marino e di Renzi avvicini tanta gente normale che abbia voglia di costruire il futuro delle sue comunità. Si vada al voto domani mattina perchè in Italia la
democrazia è già stata sospesa per troppo tempo".
E ha poi aggiunto: "Se Marino decide di ritirare le dimissioni da sindaco di Roma, vado nel suo ufficio con lo scotch e lo porto via di peso".
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8 Ottobre
19:30 - Ignazio Marino si è dimesso da sindaco di Roma. Ha tuttavia aggiunto che si prende i 20 giorni di tempo previsti dalla legge per decidere se ritirare le sue dimissioni.
18:28 - Piazza del Campidoglio trasformata in una sorta di stadio. E le curve si fronteggiano a suon di slogan: da una parte i supporter del sindaco di Roma al grido "Marino resisti'"; dall'altra le opposizioni che replicano con il coro "Dimissioni". Le forze dell'ordine si sono schierate in cordone tra le due fazioni.
17:46 - Marco Causi, assessore Pd dimissionario, e Alfonso Sabella si stanno recando in Campidoglio per vedere il sindaco Marino dopo un incontro col commissario Pd di Roma, Matteo Orfini. A quanto si apprende i due hanno il compito di comunicare al sindaco che "è finita ed è meglio dimettersi".
Se non si dimette entro stasera domani i consiglieri lo sfiduceranno.
Intanto nella sede nazionale del Pd, dopo aver incontrato gli assessori dem della giunta Marino, il commissario romano Matteo Orfini sta vedendo anche diversi consiglieri dem, che sono arrivati alla spicciolata in via Sant'Andrea delle Fratte.
16:27 - Il commissario del Pd a Roma Matteo Orfini ha convocato al Nazareno i consiglieri comunali del Pd. L'incontro è fissato alle 17.30. Orfini, che ora sta incontrando gli assessori Pd della giunta Marino, subito dopo avrà un confronto con gli eletti dem nella Capitale.
16:25 - L'incontro tra il commissario del Pd Matteo Orfini e il segretario romano di Sel Paolo Cento è slittato di circa un'ora. Dovrebbe svolgersi poco prima delle 17 alla Camera. Al momento, il commissario dem di Roma sta incontrando alcuni assessori della giunta Marino nella sede nazionale del Pd di via Sant'Andrea delle Fratte. In mancanza di un passo indietro da parte del sindaco, a quanto si apprende i vertici di Pd e Sel discuteranno del da farsi. Tra le ipotesi più accreditate fra i dem c'e' quella di una mozione di sfiducia in Aula.
16:11 - Pd va verso la mozione di sfiducia a Ignazio Marino. È quanto si apprende da ambienti dem alla luce della resistenza del sindaco a dare le dimissioni nonostante il pressing dei partiti di maggioranza.
15: 50 - Si è dimesso anche l'assessore al Turismo di Roma, Luigina Di Liegro
15:38 - È terminata la giunta in Campidoglio. E all'uscita da Palazzo Senatorio diversi assessori, tra cui il dimissionario Stefano Esposito, Alfonso Sabella, Estella Marino, Giovanna Marinelli, sono stati salutati da un coro di protesta "Dimissioni", "Vergogna". "Nessuna decisione è stata presa, è in corso una riunione seria e approfondita" ha detto l'assessore ai Lavori pubblici, Maurizio Pucci, uscendo dal Campidoglio. "C'è una discussione in corso. Tutti gli esiti sono possibili", ha aggiunto.
15:33 - Il sindaco Marino starebbe sondando gli assessori rimasti in Consiglio sulla loro disponibilità ad andare avanti nel governo della città. Prossimo alle dimissioni anche l'assessore Marco Rossi Doria (scuola).
15:26 - Il commissario del Pd a Roma Matteo Orfini incontrerà tra poco gli assessori dem della giunta di Ignazio Marino. L'incontro è previsto per le 15.30.
14:43 - L'assessore ai Trasporti Stefano Esposito e il vicesindaco Marco Causi hanno annunciato le loro dimissioni nella giunta in corso sul caso Marino. Il primo cittadino, secondo quanto si apprende, vorrebbe invece resistere
14:19 - Confermato l'incontro tra il commissario del Pd Matteo Orfini e il segretario Sel Paolo Cento. A quanto si apprende i due si sono sentiti e hanno concordato questa linea: attendono un passo indietro del sindaco Ignazio Marino entro le 16, altrimenti all'ordine del giorno della loro riunione ci sarà la possibilità di sfiduciare in Aula il primo cittadino.
14:05 - È iniziata la riunione dell'esecutivo di Ignazio Marino. Convocata inizialmente sui lavori per il Giubileo, la giunta, alla luce degli ultimi sviluppi sul caso spese del sindaco di Roma, affronterà la situazione politica della Capitale. Alla giunta, secondo quanto si apprende, sta partecipando anche il gruppo dei consiglieri comunali del Partito democratico. Possibile che nel corso della riunione il Pd chieda esplicitamente al sindaco un passo indietro.
13:23 - Il Campidoglio si "blinda" in attesa della riunione dell'esecutivo di Ignazio Marino. Ai tanti giornalisti presenti sotto Palazzo Senatorio, ai quali è fatto divieto di entrare in Campidoglio, è stato chiesto di spostarsi dietro delle transenne posizionate attorno all'ingresso. La riunione di giunta saràquindi blindata e off limits a giornalisti e fotografi. La piazza è presidiata dalle forze dell'ordine.
12:55 - Alle 16 invece il segretario romano di Sel, Paolo Cento, vedrà il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini. Nell'incontro verrà valutata una exit strategy per uscire dall'empasse politica che sembra gravare sul Campidoglio. Sul piatto una possibile mozione di sfiducia o azioni comunque risolutive. Cento per ora non si sbilancia e dice: "Vediamo cosa accade questa mattina. Ci confronteremo con il Pd sulla situazione".
12:45 - "È una notizia falsa. Non ci siamo dimessi, siamo in attesa delle valutazione del sindaco Marino" ha dichiarato l'assessore ai Trasporti di Roma, nonchè senatore del Pd, Stefano Esposito, che smentisce quanto annunciato dalla grillina Carla Ruocco sulle dimissioni in blocco degli assessori del Pd della Giunta Marino.
Esposito, esponente dell'ala renziana del Pd entrato da poco in Giunta, parlando ai microfoni di 'Sky Tg 24', ha però fatto chiaramente capire che la Giunta ha con tutta probabilità le ore contate: "Non vedo grandi possibilità di andare avanti", ha detto e ha aggiunto: "Si è manifestato un quadro che non consente di andare avanti con forza e autorevolezza".
"Pago di tasca mia"
A proposito delle spese effettuate con la carta di credito del Comune, Marino ha annunciato che pagherà di tasca sua.
Una exit strategy messa in campo per respingere un attacco intenso e anche per cercare una sponda nel suo partito, il Pd, sempre più in fibrillazione.
Sguardo in avanti e mano al portafogli
Subito dopo l'annuncio, le opposizioni sono partite all'attacco e hanno invocano le dimissioni. "Marino deve lasciare e Roma deve tornare al voto", ha tuonato Beppe Grillo. Ma il sindaco ha tirato dritto: "pago di tasca mia i 20 mila euro spesi nell'interesse di Roma - ha spiegato - e guardo avanti, guardo al Giubileo".
Poi la stoccata: "Da due anni c'è il tentativo di sovvertire la scelta democratica dei cittadini, io continuerò sulla strada del cambiamento e gli stessi cittadini giudicheranno".