Musica
September 05 2021
"L'improvvisazione come regola". Lo ha detto ieri in conferenza stampa a Venezia in occasione della presentazione del film documentario Becoming Led Zeppelin. La pellicola racconta i quattro Zeppelin agli esordi, un attimo prima che la fama li travolgesse.
"Abbiano aderito a questo progetto" ha raccontato Page "perché per la prima volta il focus della pellicola era mettere al centro la musica e la nostra passione" ha proseguito. "Quando il film ci racconta come ragazzini appassionati di musica, regala agli spettatori un grande messaggio: guardate come eravamo fanatici di musica, suonate anche voi, non abbandonate i sogni, credeteci. Io sono un autodidatta, non ho mai studiato, sono cresciuto ascoltando i dischi degli altri, andavo in missione nei negozi di dischi per cercare tutto quel che c'era da sentire. Ed è così che abbiamo imparato. Ai giovani dico: lavorate su qualcosa che amate, può essere un hobby anche se il mio, cominciato a 13 anni imbracciando una chitarra, mi ha accompagnato per tutta la vita, è diventato il mio lavoro"
Non c'è chitarrista rock dall'inizio degli anni Settanta ad oggi che possa dire di non essere stato influenzato dal sound di Jimmy Page. Che a proposito delle leggendari esibizioni della live della band, ha tenuto a precisare: "La magia stava nel fatto che ogni concerto era un capitolo a parte, non si replicava mai nulla. Il senso del nostro stare sul palco era improvvisare. Lo facevamo forti della straordinaria connessione mentale tra noi quattro. Quando nel 1980 è morto John Bonham (il batterista; ndr), quella connessione si è spenta. Per questo non siamo andati avanti e abbiamo chiuso con la band", ha dichiarato Page.
Se avete voglia di tornare a immergervi nel muro di suono degli Zeppelin, vi consigliamo tre album che sono la sintesi dell'arte, della creatività e della potenza live della band. Buon ascolto!
1) Led Zeppelin IV - 1971
Uno dei dischi più iconici del rock, l'album di Starirway to heaven, Black Dog e Rock and roll.
2) Houses of the Holy -1973
Otto canzoni e otto capolavori. Dalla title track a No Quarter.
3) Celebration Day - 2012
La testimonianza dell'ultima esibizione della band alla O2 Arena di Londra nel dicembre del 2007. Alla batteria il figlio di John Bonham, Jason.