Sport
September 12 2013
La resa dei conti. Appuntamento a domani in via Rosellini 4 a Milano, dove nella sede della Lega Calcio è previsto il faccia a faccia decisivo fra i venti club della massima serie in materia di diritti televisivi.
Sul piede di guerra ben 7 società, ovvero Juventus, Sampdoria, Inter, Roma, Hellas Verona, Sassuolo e Fiorentina. A guidare la rivolta per ciò che concerne l'assegnazione e la spartizione dei diritti Tv ci sono Andrea Agnelli e Diego Della Valle: nei giorni scorsi, infatti, i loro club hanno presentato un documento ufficiale al presidente di Lega Maurizio Beretta, nel quale evidenziavano la possibilità di incrementare gli introiti derivanti dai diritti Tv intraprendendo un processo di sviluppo alternativo.
Di fatto, le società "ribelli" puntano a eliminare l'attuale Advisor della Lega, Infront, che ha un contratto sino al 2016 con la Serie A. Ma a spalleggiare Infront ci sono Preziosi, Galliani, Lotito, Spinelli e Puliverenti... Ancora da definire, invece, la strategia di Aurelio De Laurentiis che per ora temporeggia e non si è schierato apertamente. Sotto osservazione anche il sistema MPSilva che gestisce i diritti esteri del nostro Campionato, portando soli 127 milioni di euro nelle casse delle compagini di A a fronte dei 500 che ottengono le squadre di Premier League.
Una vera e propria battaglia di potere, che si rispecchia anche negli equilibri della Lega di Serie A. Fautori del ribaltone sono infatti quelle società rimaste fuori dalle cariche istituzionali assegnate in seguito alla turbolenta rielezione di Beretta e schieratesi qualche mese fa in favore della (poi mancata) nomina di Andrea Abodi. In totale, i diritti Tv della Serie A muovono quasi un miliardo di euro e l'assegnazione del prossimo triennio (2015-2018) avrà un peso fondamentale sui bilanci delle varie squadre.
Nella situazione attuale, è tutt'altro che causale lo sbarco sulla scena delle trattative di IMG, che in queste ore ha chiesto ufficialmente di parecipare al bando da Advisor. Un incarico delicato e importante, ma davvero così fondamentale? In Inghilterra, ad esempio, per la Premier League non c'è un omologo, bensì un consulente pro tempore (Wasserman)... La battaglia è però appena iniziata e la Lega di Serie A appare nuovamente destinata a spaccarsi. Chi la spunterà?