Legge di Bilancio in salita: la coperta è corta per coprire tutte le richieste

Pensioni, reddito di cittadinanza, crisi energetica, superbonus e cessione dei crediti di imposta sono alcuni dei temi su cui il governo si sta iniziando a confrontare con le parti sociali in vista della prossima legge di Bilancio. Per il momento il primo incontro che c’è stato con i sindacati ha puntato il focus sulla legge Fornero, la tutela dei più fragili economicamente e la revisione del reddito di cittadinanza. Il Segretario della Cisl, Luigi Sbarra ha sottolineato come il nuovo governo deve assolutamente confermare e rafforzare gli strumenti messi in campo in questi mesi per sostenere lavoratori, famiglie, pensionati, filiere, difendendo redditi e risparmi, “proteggendo centinaia di migliaia di posti a rischio. Per questo abbiamo chiesto al governo di mettere sotto controllo prezzi e tariffe, arginare la speculazione, alzare ed estendere il prelievo sugli extraprofitti, elevare la no tax area sui fringe benefit e gli altri strumenti contrattati di sostegno al reddito. Pensiamo vada sterilizzata l’Iva su acquisti di largo consumo per le fasce deboli”.

Altro tema di cui si è parlato è stata poi la legge Fornero su cui i sindacati hanno trovato un governo disponibile a ragionare su possibili soluzioni. Sul punto il Segretario dell'Ugl, Francesco Capone, ha ben spiegato come sono necessari meccanismi di flessibilità di uscita dal mondo del lavoro volti a garantire il turnover generazionale. “Occorre, pertanto, prorogare e stabilizzare l’Ape sociale, opzione donna e quota 102. Siamo favorevoli a una misura come Quota 41, riferita alla sola anzianità contributiva e all’introduzione di meccanismi di garanzia sulle pensioni future per i giovani, le donne e, più in generale, per coloro che hanno avuto carriere lavorative discontinue”. Il tema della riforma della legge Fornero doveva già essere un obiettivo del governo Draghi, che aveva promesso alle sigle sindacali l’inizio di un tavolo di lavoro periodico per mettere a punto un piano di azione per modificare la Fornero. Lo scoppio della guerra e l’emergenza energetica hanno però fatto passare in secondo piano la questione pensione, lasciando il problema (e la sua risoluzione) all’attuale Esecutivo.

Sempre restando nel mondo del lavoro si è poi discusso del reddito di cittadinanza, misura che il nuovo governo vuole revisionare. Concorde sul merito anche l’Ugl che ha sottolineato al Premier Meloni la necessità di “trasformarlo in un reddito di responsabilità, che viene dato a chi è in difficoltà”. Per il momento quello che si sa è che il confronto all’interno dell’Esecutivo è in corso e che nei prossimi giorni si dovrà trovare una sintesi fra le diverse posizioni presenti all’interno della maggioranza. L’idea di massima potrebbe però essere quella di rinnovare la misura rendendo le regole più rigide, selettive e di potenziare la formazione.

E infine, il superbonus. Un tema che negli ultimi giorni è tornato alla ribalta mostrando con forza tutti i suoi punti fragili specialmente legati alla cessione del credito di imposta. Nel Dl Aiuti 4 sono state introdotte modifiche alla misura soprattutto per quanto riguarda la percentuale di agevolazione che passerà dal 110% al 90% a partire dal 1° gennaio 2023 e coinvolgerà anche le villette (che avevano visto chiudere le domande al 30 settembre), se il nucleo familiare avrà un reddito di 15.000 euro. Ancora nulla è invece stato messo in campo per cercare di sanare la situazione dei crediti di imposta e i disagi al mondo del credito e dell’edilizia.

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