Economia
December 22 2017
Approvata con 270 voti a favore, 172 contrari e 5 astenuti. Con questo risultato è passata in seconda lettura alla Camera la Legge di Stabilità per il 2018 che definisce i contorni della finanza pubblica per il prossimo anno. Ora manca soltanto l'ultimo via libera del Senato e poi entrerà definitivamente in vigore. Sarà una manovra da 20 miliardi di euro circa, di cui ben 15,7 miliardi servono soltanto per neutralizzare le clausole di salvaguardia, cioè gli aumenti automatici dell'Iva concordati in passato dal governo italiano con l'Europa, per ottenere in cambio un po' di flessibilità sui conti.
Ecco, di seguito, una panoramica sui provvedimenti inclusi nella prossima manovra.
E' stato innalzato da 2.840,51 a 4mila euro il tetto massimo del reddito che può essere percepito da un figlio al di sotto del quale viene considerato ancora a carico dei genitori. I limiti si applicano fino a 24 anni di età. Aumenta dunque il numero di contribuenti che hanno diritto alle detrazioni irpef per figli a carico mentre per gli altri familiari il tetto massimo di reddito resta a 2.840.51 euro. I nuovi limiti si applicano però dal 1° gennaio 2019.
Slitta al 2020 la Direttiva Bolkestein per il commercio ambulante. I titolari di bancarelle al mercato tirano un sospiro di sollievo perché, con l'entrata in vigore della direttiva, avrebbero dovuto partecipare a delle aste per l'assegnazione degli spazi di occupazione del suolo.
Viene rinnovato per il 2018 il Bonus Bebè, cioè l'assegno di 960 euro annui (80 euro al mese) per i genitori che hanno un figlio neonato. Il bonus viene però riconosciuto soltanto per i primi 12 mesi di vita del bambino (e non per i primi tre come in precedenza). Restano invariati i limiti di reddito al di sotto dei quali si ha diritto all'assegno: 25mila euro calcolati secondo i criteri Isee. Sotto i 7mila euro il bonus raddoppia.
Si amplia di un po' la platea dei beneficiari del Bonus Irpef, cioè lo sconto sulle tasse di 80 euro al mese, oggi destinato a chi guadagna meno di 24mila euro annui (1.500 euro netti). Il livello di reddito al di sotto del quale si ha diritto al Bonus Irpef salirà a 24.600 euro annui. Il Bonus scenderà gradualmente al di sopra di questa soglia, fino ad annullarsi completamente una volta raggiunti i 26.600 euro lordi (oggi il tetto massimo è fissato a 26mila euro).
La novità di cui si parla da diverse settimane è la riapertura della rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia (cioè il pagamento del debito fiscale senza sanzioni), che ha portato nelle casse dello Stato circa 1,8 miliardi di euro. L'incasso previsto nel 2018 è di almeno 1 miliardo di euro.
Viene stanziata una somma di 1,5-2 miliardi di euro per il fondo contro la povertà destinato al Reddito di Inclusione (il sussidio universale per i non abbienti introdotto da una legge approvata quest'anno).
Per incentivare le assunzioni, tornerà il prossimo anno lo sgravio sui contributi per le aziende che reclutano nuovi dipendenti con un contratto a tempo indeterminato. Le agevolazioni saranno contentrate sui giovani con meno di 35 anni e consisteranno nel dimezzamento della contribuzione previdenziale per 3 anni, con un tetto massimo di 4mila euro per ogni dipendente assunto. Al Sud, lo sgravio contributivo sarà del 100%.
In materia di previdenza, gli interventi dell'esecutivo sono limitati a un mini-sconto sull'accesso all'Ape Social: le donne con figli potranno ritirarsi fino a due anni prima della soglia prevista per gli uomini (63 anni), con uno sconto di 6 mesi per ogni figlio partorito diurante la carriera.
E' previsto il rinnovo dei contrattidei dipendenti pubblici, dopo anni di blocco degli stipendi. Nei giorni scorsi è stata annunciata anche l'assunzione di 7.900 statali, per lo più tra le Forze dell'Ordine.
Tra i dipendenti pubblici che beneficieranno dei maggiori aumenti ci sono i dirigenti solastici. Per i presidi, è previsto un incremento della retribuzione sui 400 euro lordi. Per i docenti univesritari, invece, gli scatti retributivi diventano biennali e non più triennali.
Verrà rinnovato probabilmente il superammortamento che consente alle aziende e ai professionisti di dedurre dalle tasse le spese per i beni strumentali, per una cifra superiore al loro valore. C'è però un taglio di 10 punti percentuali della quota deducibile dal reddito, che scende così al 130%. Rimarrà anche il superammortamento del 250% per gli investimenti legati all'industria 4.0.
Per le spese di formazione dei dipendenti legate all'industria 4.0 (cyber-security, robotica, internet delle cose e altre applicazioni), le aziende beneficieranno di un credito di imposta fino a un massimo di 300mila euro.
Il governo mantiene al 10% l'imposta (cedolare secca) sugli affitti a canone concordato, cioè quelli concessi dai proprietari con una rata di locazione agevolata. Nei mesi scorsi si era parlato invece di un'innalzamento dell'imposta al 15%, com'era sino a qualche anno fa.
Cambia la web tax. In seguito ad un emendamento alla manovra presentato da Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e relatore del provvedimento, la nuova imposta passa dal 6% al 3% e diventa una ritenuta (senza più quindi il meccanismo del credito d'imposta), consentendo però, grazie a una precisazione della base imponibile, di portare in cassa 190 milioni invece di 114. La partenza rimane comunque al 2019.
Anche gli interessi sui prestiti erogati tramite piattaforme online peer to peer (cioè tra privati) saranno assoggettati all'aliquota al 26% come gli altri redditi da capitale, anziché scontare l'aliquota marginale. In questo modo si faranno entrare nel mercato i finanziamenti da piattaforme online di prestiti di privati a privati, gestite da soggetti autorizzati da Banca d'Italia.
Piccola revisione dell'ecobonus, cioè delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazione che aumentano l'efficienza energetica degli edifici. Le detrazioni per le spese su finestre e caldaie a condensazione scendono dall'attuale 65 al 50%.
Nella Legge di Bilancio, c'è una detrazione del 19% per i premi versati nelle polizze che proteggono dalle calamità naturali come le alluvioni.
Dal primo gennaio 2019 il limite per gli invii postali sarà elevato da 2 a 5 kg adeguando così i livelli del servizio universale e consentendo a tutti i cittadini residenti sul territorio, anche in aree disagiate, di accedere ai servizi offerti sulla rete in tempi certi e senza discriminazioni dovute al luogo di residenza. E questo perché in pratica il provvedimento permetterà anche a Poste italiane di raccogliere la sfida dell'e-commerce.
Arriva la proroga per il 2018 della cigs per il lavoratori dell'Ilva. La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera a un emendamento del governo che prevede un finanziamento di 24 milioni di euro. Nel testo di modifica alla manovra si dispone anche lo stanziamento di altri 400.000 euro per gli interventi straordinari di bonifica delle aree dismesse di Genova Cornigliano.
Uno sconto sull'irpef è previsto anche sulle spese sostenute per gli abbonamenti ai servizi di trasporto locale, sempre con una detrazione del 19% che verrà calcolata su un importo massimo di 250 euro.
Viene introdotta per la prima volta una detrazione del 36% sull'irpef per le spese affrontate per la cura di guardini e terrazzi.
Via libera alle cosiddette 'farmacie dei servizi' in nove Regioni italiane nel periodo 2018-2020: lo prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera. Si tratta di servizi di assistenza domiciliare, dalle prestazioni fisioterapiche a quelle infermieristiche, passandoanche per la prenotazione di visite specialistiche presso il sistema sanitario nazionale. Sarà un decreto del ministero della Salute a stabilire quali saranno le Regioni coinvolte. Le risorse stanziate sono pari a 6 milioni nel 2018, 12 milioni nel 2019 e 18 milioni per l'anno 2020. L'obiettivo della sperimentazione riguarda la "remunerazione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali erogate dalle farmacie con oneri a carico del servizio sanitario nazionale".
Verrà indetta un'asta per l'assegnazione delle frequenze del 5G, la telefonia di quinta generazione. La cifra minima che il governo intende incassare (base d'asta) è pari a 2,5 miliardi di euro.
La caccia a nuove risorse non poteva che partire dall’ormai citata immancabile lotta all’evasione, cavallo di battaglia praticamente di tutte le ultime manovre economiche. E tra i provvedimenti più importanti a cui si sta dunque lavorando in questo senso in vista della prossima legge di bilancio ci sarebbe l’obbligo di fattura elettronica anche tra i privati. Tutto dipenderà però dall’eventuale via libera sulla questione che dovrebbe arrivare da Bruxelles, il cui semaforo verde consentirebbe una deroga per estendere al mondo “business to business”, ossia quello del rapporto fra imprese, l'obbligo appunto della 'e-fattura'. L'obbligo di fatturazione elettronica dovrebbe essere introdotto gradualmente, prima per le imprese del comparto petrolifero (dal 1° luglio) e poi per le aziende di tutti gli alti settori (dal 1° gennaio 2019).
Cambia la stretta sulla vendita online delle sigarette elettroniche, introdotta al Senato con l'emendamento 'Vicari' al decreto fiscale: la commissione Bilancio della Camera ha dato via libera a un emendamento alla manovra che prevede invece la possibilità di acquistare sul web i "dispositivi meccanici ed elettronici", cioè gli
'svapatori', mentre rimane lo stop per l'acquisto dei liquidi delle e-cig. C'è anche una norma 'salva-negozi' che precisa quali strutture possono essere autorizzate alla vendita oltre ai tabaccai.