Televisione
November 02 2017
Il colpaccio che nessuno si aspettava lo ha messo a segno Maurizio Costanzo. Per la chiusura del primo ciclo stagionale de L'intervista - format di successo e campione di ascolti, tanto da imporsi come programma più visto della seconda serata - il decano dei giornalisti italiani punta a sorpresa su un "faccia a faccia" con Silvio Berlusconi, in onda eccezionalmente in prima serata, giovedì 2 novembre.
Il Milan, il rapporto con i figli, l'ipotesi della "discesa in campo" di Marina Berlusconi, l'amicizia con Vladimir Putin. È un Silvio Berlusconi a tutto campo quello che si racconta, anche in modo inedito, aMaurizio Costanzo nella "scatola dei ricordi" de L'intervista: un lungo viaggio nei ricordi, anche quelli più privati, in cui il leader di Forza Italia non si sottrae a nessuna domanda, anche quelle relative alle elezioni politiche del 2018.
"L’unica colpa che io mi addebito nella politica è quella di non essere riuscito a convincere il 51% degli italiani a darmi fiducia. Adesso la chiedo e la chiederò da qui alle prossime elezioni per evitare il pericolo dei 5 Stelle", spiega Berlusconi a Costanzo.
Uno dei passaggi chiave de L'intervista, anticipati attraverso alcune note stampa, è quello che riguarda il Milan, ceduto ufficialmente lo scorso aprile. "Tu non sei più andato allo stadio, secondo me…”, gli domanda Costanzo. E Silvio Berlusconi risponde: “No, non sono più andato…mi guardo il Milan in televisione e sto male”.
Tra i tanti temi trattati durante il faccia a faccia tra Berlusconi e Costanzo, c'è anche quello relativo alla possibile "discesa in campo" della figlia, Marina Berlusconi, cosiderata la sua erede politica. "Ne abbiamo parlato per escluderlo tassativamente. Ne hanno parlato molto gli altri a sproposito ma io non accetterei mai che uno dei miei figli subisse tutto quello che ho dovuto subire io essendo in politica".
Il solido rapporto di stima con Vladimir Putin è uno dei passaggi chiave dell'intervista, durante la quale Berlusconi ha spiegato: "C’è un rapporto di vera, profonda e sincera amicizia. Lo considero il numero uno tra i leader del mondo e conto molto su di lui anche per il nostro comune avvenire perché vedi oggi siamo ripiombati in quella che era l’angoscia nostra nella guerra fredda, l’esistenza di due arsenali nucleari capaci di distruggere il mondo dieci volte".
Con poteva poi mancare un lungo passaggio dedicato alle elezioni politiche del 2018. "C’è un’atmosfera molto favorevole che trovo in giro intorno a me e penso che molti italiani abbiano capito che cosa succederebbe se andasse un movimento ribellista, un movimento pauperista, giustizialista al governo", spiega Berlusconi, non risparmiando un duro affondo contro il Movimento 5 Stelle.
Il fondatore e leader di Forza Italia spiega: "Sono persone incapaci che non hanno né arte né parte, della loro incapacità è prova la gestione che fanno delle città dove sono all’amministrazione e soprattutto delle persone che dato il pauperismo che le possiede, per esempio l’86% dei loro parlamentari non hanno mai fatto una dichiarazione dei redditi quindi non hanno mai lavorato, non hanno mai saputo fare qualcosa di buono né per se né per le loro famiglie, hanno un odio verso chi produce, verso chi crea ricchezza per sé e per gli altri, verso la classe media, il ceto medio, e quindi pensano di fare qualcosa sempre che tolga per far diventare di tutti le proprietà e i beni di costoro".