Lifestyle
January 09 2015
Da domenica casa Molfetta era piombata nel più assoluto silenzio. Linus, la voce storica e direttore artistico di Radio Dj, sul suo seguitissimo blog personale aveva parlato di "Terribile incidente domestico" al suo figlio più piccolo, Michele, detto Miki di 10 anni. Nessun particolare, nessun dettaglio. Solo poche parole che avevano fatto temere per la salute del piccolo. L'8 gennaio, poi, era arrivato un secondo messaggio sul blog che diceva: "Sono commosso e imbarazzato per l’attenzione che mi state dedicando e la quantità di affetto che mi state dimostrando. Perlopiù alla cieca, visto che vi ho stupidamente spaventato senza spiegare nulla.
Anzi, mi scuso per il tono misterioso e allarmistico del mio post di lunedì, ma ero veramente disperato.
E lo sono ancora, anche se con un briciolo di speranza in più.
Domenica il mio adorato Miki ha avuto un terribile incidente domestico e da quattro giorni siamo con lui in ospedale. Ieri sono arrivate le prime buone notizie ma la strada è ancora lunga.
Ma è un bambino fantastico e ne uscirà, ne sono sicuro. Grazie a tutti.
Ancora una volta, però, nessun particolare e nessuna informazione su quanto fosse accaduto al bambino. Ieri, però, sono arrivate le buone notizie: Miki è fuori pericolo e presto potrà tornare a casa. A sera Linus ha aperto il suo blog e condiviso la gioia con le tante persone che lo hanno sostenuto in questi giorni difficili.
"Adesso - spiega - so cosa risponderò quando mi chiederanno qual è stato il più bel giorno della mia vita: ieri, l’otto gennaio. Quando ho rivisto Miki camminare con quella che per adesso è solo l’imitazione della sua tipica andatura ciondolante. Ma a me sembra volare. Non potete immaginare quanto sia felice. Adesso. Come non potete immaginare cosa voglia dire correre al Pronto Soccorso con vostro figlio in braccio"
E poi racconta: "Adesso ve lo posso anche raccontare: domenica pomeriggio si era arrampicato su una sedia per raggiungere una mensola, è scivolato ed è caduto picchiando la schiena contro lo spigolo del letto. E di colpo non muoveva più le gambe.
Vi risparmio tutto il resto.
Quattro giorni da incubo, addolciti solo dalla gentilezza dei medici e degli infermieri dell’Ospedale di Cesena.
'Non può capitare a mio figlio', pensi.
Ma poi pensi 'a qualcuno deve capitare, chi sono io per poter dire a me no?'.
E ogni volta che rispondi a un messaggio non vuoi essere troppo negativo per non portarti sfortuna da solo, ma al tempo stesso non puoi ostentare una sicurezza che non hai. Ma che tutti ti chiedono.
Terribile. Fino a ieri. Il giorno più bello della mia vita.
Shock midollare, si chiama.
O Stupor.
O miracolo. Bella Miki."