Tecnologia
June 06 2017
Può l’iPad sostituire un classico notebook? No, assolutamente ma questa volta ci va molto vicino.
Il più recente tablet della Mela si chiama iPad Pro e arriva in due versioni, una da 10,5 pollici e un’altra da 12,9. Si tratta di una diagonale mai vista sinora visto che fino a ieri esisteva il modello tradizionale da 9,7 pollici e lo stesso extralarge di oggi.
Se quest’ultimo è forse un po’ troppo ingrombrante per gli zaini e le borse della maggior parte delle persone, la variante di base incontra finalmente i gusti dei più, sia in quanto a dimensioni che potenza e versatilità del software.
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Come detto, la via di mezzo tra i tagli precedenti è quella odierna, poco più di 10 pollici. Per il resto il tablet rimane quell’oggetto di design che ha fatto innamorare milioni di consumatori in tutto il mondo sin dal lancio nel 2010. Rispetto al precedente guadagna una porzione di visuale maggiore ma conserva lo stesso peso, grazie a una riduzione della cornice sui lati e nella parte superiore. C'è ancora il tasto dedicato al Touch ID e la fotocamera frontale e posteriore, rispettivamente da 7 e 12 megapixel, minimaliste ma sempre molto utili e per la prima volta con stabilizzatore ottico in fase di ripresa, come su iPhone.
Sotto la scocca batte un processore di nuova generazione A10X Fusion, che aumenta del 30% le prestazioni nei confronti del chip A9X ed è più abile pure a far girare giochi pesanti in 3D, grazie alla scheda grafica a 12-core. Giocare su un tablet del genere è un’esperienza di per sé unica, merito dello schermo con tecnologia HDR e della novità ProMotion, che regola i tempi di risposta del display Retina per farli arrivare anche a una fluidità di 120 Hz se necessario.
Questo vuol dire che mentre navigate non vi accorgete di un calo delle performance del touch, perché non serve, ma con Fifa 17 aperto magari si, così come nell’esecuzione di pesanti programmi di elaborazione tridimensionale. La batteria resta il tallone d’Achille, seppur Apple confermi la durata media di 10 ore: provare per credere.
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L’idea della Mela è di restituire al pubblico un dispositivo che vada bene per esigenze differenti. Abbiamo scritto del giocare ma anche guardarsi un film o una partita in mobilità è quanto mai godibile su dimensioni del genere. Una fetta che non si è ben capito se apprezzi o meno il tablet di casa è quella dei professionisti, sempre molto divisi tra un normale computer portatile e qualcosa di più maneggevole.
Ad accaparrarseli ci aveva provato Microsoft con il Surface (questo è l'ultimo) e la stessa Apple con il primo iPad Pro. Ci riprova adesso, forte di un nuovo connubio tra hardware e software. Come in passato ci sono (da acquistare separatamente) la Apple Pencil, che permette di interagire in maniera più precisa con le app dedicate e una tastiera più ampia, che beneficia di una dimensione orizzontale (in modalità landscape) maggiore e dunque più comoda da usare; ci fosse stato un trackpad allora staremmo qui a scrivere anche di altro.
Il meglio sull’iPad Pro da 10,5 pollici arriverà a settembre, quando si potrà aggiornare ad iOS 11. Da quel momento le opportunità di utilizzo cresceranno notevolmente: drag and drop di elementi da un’app all’altra, gestione dei file sul dispositivo e sul cloud tramite un’applicazione unica dedicata, scansione di documenti attraverso una funzione interna e miglioramento degli stessi in base a varie impostazioni di forme e colori. Insomma, chi sperava di potersi alleggerire prima o poi con uno strumento di semi-lavoro targato Apple potrà farlo molto presto. L’iPad è di sicuro più intelligente e versatile di prima ma per attività più elaborate e corpose conviene ancora portarsi dietro il notebook.
I pre-ordini sono già attivi ma gli iPad 10,5 e 12,9 verranno spediti solo dalla prossima settimana, quando si troveranno anche nei negozi.
Questi i modelli e i prezzi: