Musica
December 14 2021
Nell’immaginario collettivo, dopo gli straordinari e irripetibili fermenti degli anni Sessanta e Settanta, gli anni Ottanta sono stati visti troppo spesso come un periodo buio nella storia del rock. Un decennio ingiustamente identificato con l’edonismo, con il trionfo del look e del pop plastificata, mentre in quegli anni si facevano strada band di culto come The Cure, The Smiths, U2 e R.E.M. Anche in Italia, dopo l’abbuffata del progressive e il fuoco fatuo del punk, il rock stava trovando nuove e più originali strade, distaccandosi gradualmente dal pesante fardello della musica anglosassone. In soli tre album, Desaparecido del 1985, 17 Re del 1986 e Litfiba3 del 1988 (la cosiddetta "Trilogia del potere"), una band fiorentina, i Litfiba, ha tracciato le coordinate del rock nostrano, tanto che non c’è praticamente una band italiana, negli anni Duemila, che non si sia ispirata al loro inconfondibile sound. I «pirati del rock», formati originariamente da Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Gianni Maroccolo, Francesco Calamai e Antonio Aiazzi, si sono messi subito in evidenza grazie a testi graffianti e ironici, con un occhio sempre attento all’attualità sociale e politica, sorretti da solidi riff di chitarra e da una ritmica serrata.
Il valore aggiunto è indubbiamente la presenza scenica e il magnetismo di Piero Pelù, uno dei migliori frontman nella storia del rock italiano, oltre che volto popolare della tv da tanti anni. E pensare che la lunga epopea dei Litfiba ha rischiato seriamente di interrompersi nel 1999, per reciproche incomprensioni tra Pelù e Renzulli, con il poco convincente album Infinito. Nel 2010 i Litfiba sono tornati a suonare dal vivo e, a conferma della ritrovata sintonia della band, nel 2012 è uscito Grande Nazione. Dieci anni, nel 2022, la band fiorentina affronterà il suo ultimo tour, nel quale festeggerà, nei concerti de L'ultimo Girone, i 40 anni (+2) di carriera, caratterizzati da10 milioni di copie vendute e da migliaia di concerti in Italia, Europa e nel resto del mondo. I Litfiba si sono formati nell’ottobre 1980 in una fumosa e umida cantina in Via de’ Bardi, a Firenze, adibita a sala prove, suonando un post-punk con sfumature dark-wave. Risale al 1982 il loro primo EP autoprodotto Guerra (Maso Rec.), grazie al quale vincono il Festival Rock Italiano di Bologna, il primo di una lunga serie di successi.
I concerti de L’Ultimo Girone, che prenderanno il via il prossimo 26 aprile da Padova, saranno una vera e propria festa itinerante che ne segnerà la degna conclusione. Durante il tour dell’addio, i Litfiba saranno accompagnati sul palco da Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e Dado “Black Dado” Neri al basso. Le prime dieci date che sono state annunciate sono il 26 e il 27 aprile al Gran Teatro Geox di Padova, il 3 e il 4 maggio alla Casa Della Musica di Napoli, il 10 e l'11 maggio all'Atlantico Live di Roma, il 16 e il 17 maggio al Tuscany Hall di Firenze, il 24 e il 25 maggio all'Alcatraz di Milano. Gli spettatori sono avvisati: con i Litfiba è impossibile annoiarsi.