News
July 10 2017
Vivevano a Londra da poche settimane. Abitavano al 23° piano della Grenfell Tower Gloria Trevisan e Marco Gottardi, i due giovani italiani che sono morti nel devastante incendio ha avvolto l'intero grattacielo la notte tra il 13 e il 14 giugno e che ha fatto almeno 80 vittime, tra morti accertati e dispersi (finora solo 32 corpi sono stati identificati).
Lei, 27enne originaria di Camposampiero, in provincia di Padova e lui, coetaneo della ragazza, di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia. Erano fidanzati e avevano scelto quell'edificio degli anni '70 tra la skyline a nord Kensington che ospita numerose famiglie della classe media e della classe operaia per la loro convivenza. Erano due architetti e avevano iniziato a lavorare nella capitale britannica dal marzo scorso.
Si erano conosciuti all'Università di Venezia, dove entrambi si erano laureati in architettura. Poi in primavera la decisione di partire per la City, per perfezionare il loro inglese. E dopo neanche due mesi avevano trovato entrambi un lavoro, in due studi di progettazione diversi. Il sogno che si avvera. Poi la tragedia.
Marco e Gloria dovevano rientrare in Italia a metà giugno, per una breve vacanza programmata e il compleanno di lui.
Giannino Gottardi, il padre di Marco ha raccontato all'agenzia Ansa: "Siamo stati al telefono con i ragazzi fino all'ultimo istante poi ci hanno detto che l'appartamento era invaso dal fumo e le comunicazioni si sono interrotte. Speriamo solo in un miracolo".
L'annuncio della tragedia che si stava consumando nella Grenfell Tower è arrivato nella notte, con telefonate che i ragazzi hanno fatto alle famiglie in Italia. "Siamo stati svegliati alle 3.45 della notte dalla mamma di Gloria - spiega ancora Gottardi - che era stata allarmata dalla figlia. Ci siamo subito messi in contatto con Marco, il quale minimizzava l'accaduto. Penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie".
"Ci sono state una serie di telefonate convulse - prosegue il padre di Marco - nelle quali continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la situazione si poteva risolvere".
Poi l'ultimo contatto e il silenzio: "Alle 4.07 c'è stato l'ultimo drammatico contatto, nel quale ci ha informati che il loro appartamento era invaso dal fumo e che la situazione diventava di emergenza. Da quell'istante non abbiano avuto più alcun contatto e il telefono non era più raggiungibile".
I genitori di Marco avevano fatto visita al figlio e alla fidanzata lo scorso maggio, alloggiando nello stesso appartamento, dalle cui finestre si godeva una grande visuale panoramica.
Le autorità inglesi hanno trovato e identificato il corpo di Gloria Trevisan. A renderlo noto il legale della famiglia Trevisan, l'avvocato Maria Cristina Sandrin. La notizia è arrivata alla famiglia il 23 giugno, da parte della Farnesina, ma fino ad ora era stato scelto di non renderlo noto nella speranza di identificare velocemente anche il cadavere del fidanzato Marco.
I tempi, tuttavia, saranno più lunghi: le spoglie di Gloria infatti sono state individuate grazie alle impronte dentarie, mentre per quelle del fidanzato servirà il test del Dna. "Il desiderio delle famiglie sarebbe farli rientrare insieme", ha spiegato Sandrin.
Tramite il test del Dna, è stato riconosciuto anche Marco Gottardi.
"Li hanno trovati insieme, come credevamo, uno accanto all'altro: tutto ora si è compiuto", ha dichiarato il padre del giovane architetto, Giannino Gottardi di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia, "ora aspettiamo il rientro di entrambe le salme per organizzare il funerale. Torneranno insieme in Italia".