Lontano da qui: un film su talento e poesia. Da vedere - Video
Maggie Gyllenhaal è protagonista controversa di un film intelligente, raffinato e diverso che, con pochi mezzi e un'idea originale che tutto regge, riflette sulla poesia, sul talento e sull'indifferenza della società contemporanea. Sul senso di vuoto e su un'ossessionante voglia di riempirlo.
Dal 13 dicembre al cinema con Officine Ubu, Lontano da qui (titolo originale The Kindergarten Teacher) è l'opera seconda della giovane regista italoamericana Sara Colangelo.
Maggie Gyllenhaal interpreta Lisa, una maestra d'asilo.
Ha gli occhi smarriti e demotivati di chi è alla ricerca di qualcosa che non trova. Non lo non trova in suo marito (Michael Chernus), né nei suoi figli adolescenti, presi da smartphone e social. Ma non lo trova neanche dentro di sé. È alla ricerca della bellezza e del talento dell'arte, ma lei di talento non ne ha e l'insoddisfazione la divora. È alla ricerca di quella curiosità che fa guardare la vita con occhi intensi.
Frequenta un corso di poesia ma il suo maestro (Gael Garcia Bernal) non trova in lei grande originalità.
Finché un giorno, all'asilo, in Jimmy (il magnifico esordiente Parker Sevak), un bimbetto di cinque anni dagli occhi scuri e schivi, trova tutto quello che cercava: talento poetico puro, di precocità disarmante.
Ossessionata da quel senso di vuoto interiore da riempire, per proteggere il talento di Jimmy dalla mediocrità del mondo che oscura e ingloba, farà azioni sopra le righe e sopra la legge.
In questo video in esclusiva un estratto del film Lontano da qui. Il momento il cui Lisa si accorge del talento di Jimmy:
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