Musica
March 02 2023
La discografia di Lucio Dalla è un intreccio di dischi capolavoro, album che contengono canzoni immortali, affreschi di un modo di intendere la vita, la musica e i testi delle canzoni. Un esempio su tutti: le strofe di Anna e Marco, uscita nel 1979. Più che una canzone, un film in musica che scorre sotto gli occhi man mano che procede il testo del brano. Una delle vette dell'arte di Dalla.
Ma nella discografia del grande cantautore bolognese ci sono anche perle nascoste. Una delle più preziose è sicuramente In quella notte di stelle, registrato il Primo settembre 2004 al Teatro Romano di Benevento. Fu un concerto-evento che vide sullo stesso palco Dalla con il Jazz Quartet di Stefano Di Battista, la prova più evidente della doppia anima artistica di Lucio, autore eccezionale di canzoni popolari, ma anche appassionato interprete di jazz, il primo amore della sua vita musicale .
A dieci anni dalla morte di Lucio, è emozionante ricordarlo riscoprendo le tracce di un album live bellissimo, una pietra miliare che tiene insieme magistralmente i classici di Dalla (che in queso disco è voce, pianoforte e clarinetto) con alcuni degli standard più importanti del jazz storico.
Non solo: In quella notte stelle è anche la fotografia, il racconto in musica, del sodalizio personale e professionale tra Dalla e Stefano Di Battista. Un incontro magico che le tracce di questo live raccontano meglio di mille parole.
Ed allora è emozionante perdersi nelle vibrazioni di un'intensissima versione jazz di Com'è profondo il mare, ma anche nelle note immortali di Your Song (Keith Jarrett), di Blue Monk (Thelonius Monk) di Salt Peanuts (Dizzy Gillespie), e poi ancora di Disperato Erotico Stomp, Piazza Grande, 4 Marzo 1943 e Caruso.
Senza dimenticare il momento più alto e indimenticabile dell'album, Night in Tunisia di Dizzy Gillespie che Dalla volle introdurre con queste parole:
"La musica non ha steccati, la musica è una sola, un grande fiume, un grande mare, una nebulosa misteriosa. Charlie Parker è stato un genio misterioso, come Bach, come Beethoven. Dopo di lui il jazz non è stata più quella cosa misteriosa che faceva elettrizzare l'anima e scorrere il sangue più forte nelle vene. Per ricordarlo, una piccola curiosità: nel 1950 all'Apollo Theater di Harlem ci fu un concerto storico con Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Charlie Mingus. Tutti quella sera diedero il meglio di loro stessi. Durante la canzone Night in Tunisia, Parker è però andato oltre le possibilità di tutti gli altri. Nel break. Questa sera abbiamo la fortuna di riascoltare quel momento nota per nota grazie ad un grandissimo musicista, Stefano Di Battista, che ci farà rivivere quella scheggia impazzita di creatività di Charlie". Parola di Lucio Dalla.