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July 03 2018
Nella gara comunicativa con il suo attuale pari grado ma indubbiamente maschio alfa Matteo Salvini, il vice premier grillino Luigi di Maio tira fuori con ritmo regalare sparate rimarcabili.
Dalle banche dall'atteggiamento mafioso alla mezz'ora di internet gratis per i poveri (oh che utilità!), ecco le "frasi celebri" del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico.
2 luglio 2018. Dopo l'incontro con l'imprenditore calabrese Nino De Masi nel mirino della 'ndrangheta, Di Maio mette sullo stesso piano mafia e banche, centrando una gaffe istituzionale:
"La mafia è un atteggiamento prima di tutto, prima ancora che un'organizzazione criminale. Questo atteggiamento lo vediamo nelle organizzazioni criminali, che Nico De Masi ha denunciato come imprenditore, ma lo vediamo anche in organizzazioni che non sono criminali. Lo vediamo in alcuni atteggiamenti delle banche, perché ci sono sentenze che riconoscono l'usura delle banche".
26 giugno 2018. Nell'Internet Day, Di Maio parla di connessione a internet come "diritto primario di ogni singolo cittadino", aggiungendo:
"Immagino uno Stato che, per tutelare questo diritto, interviene e fornisce gratuitamente una connessione a Internet di almeno mezz'ora al giorno a chi non può ancora permettersela".
I poveri apprezzeranno questa concessione per loro utilissima?
9 giugno 2018. In vista del voto delle Comunali del 10 giugno, il neo vicepremier Di Maioo diffonde un video su Facebook in cui invita a votare i sindaci grillini, che avrebbero il sostegno del governo grillino:
"Avranno un governo nazionale dalla loro parte che li potrà aiutare a risolvere problemi complessi come le crisi aziendali. Avere sindaci 5 Stelle nei singoli comuni italiani significa avere sindaci che hanno dalla loro parte il governo nazionale e potranno parlare con i ministri per risolvere i problemi".
Come a dire che i sindaci di altra casacca politica non avranno il sostegno del governo? Per Paolo Cento di Liberi e Uguali le dichiarazioni di Giggino sono un "ricatto inaccettabile".
27 maggio 2018. Dopo che il buon Mattarella ha bloccato il primo tentativo di governo gialloverde a causa della casella Ministro dell'Economia riempita dall'antieuropeista Savona, Di Maio grida addirittura all'impeachment del presidente della Repubblica. In una telefonata alla trasmissione Che tempo che fa di Fazio, dice con veemenza:
"Se andiamo al voto e vinciamo poi torniamo al Quirinale e ci dicono che non possiamo andare al governo. Bisogna mettere in Stato di accusa il Presidente. Bisogna parlamentarizzare tutto anche per evitare reazioni della popolazione".