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June 04 2018
Inserita nel programma della Milano Arch Week e nella Milano Photo Week - la settimana milanese interamente dedicata alla fotografia - in mostra alla Triennale, sino al 26 agosto 2018, un'interessantissima retrospettiva dedicata al noto fotografo emiliano Luigi Ghirri focalizzata sulle sue opere di carattere architetturale
"Luigi Ghirri. Il paesaggio dell’architettura" apre al pubblico dal 25 maggio al 26 agosto 2018 nei seguenti giorni e orari:
da martedì a domenica, dalle ore 10.30 alle 20.30
Ad ospitre la mostra la Triennale di Milano inViale Alemagna 6
Curata da Michele Nastasi, la mostra raccoglie oltre 350 fotografie tra stampe originali e immagini proiettate – molte delle quali inedite – appartenenti all'archivio di Lotus ( rivista con la quale Ghirri avviò un rapporto continuativo di ricerca e di reciproco scambio durato quasi un decennio) e alla Triennale di Milano.
Luigi Ghirri si avvicina all’architettura nel 1983 - collaborando appunto con la rivista “Lotus International” - portando in questo ambito uno sguardo nuovo e indagatore, capace di comprenderne la realtà in relazione ai fenomeni e agli aspetti contraddittori dei paesaggi contemporanei: l'architettura e il paesaggio, inoltre, si configurano come il soggetto privilegiato dell’opera matura di Ghirri, soggetto da lui stesso definito come "un luogo del nostro tempo, la nostra cifra epocale".
Fino al 1992, anno della sua prematura scomparsa, l'artista sviluppa un corpus fotografico sugli interventi di singoli architetti, sulle esposizioni della Triennale di Milano e cura progetti editoriali più ampi: di questa intensa e originale collaborazione rimane testimonianza nelle numerose pubblicazioni realizzate, vero e propri "cult" per molti architetti e fotografi.
Con un allestimento di grande impatto visivo (il progetto è curato dallo studio milanese Calzoni Architetti - Sonia Calzoni, la grafica è a cura di Pierluigi Cerri), la mostra è introdotta da un piccolo dislivello da cui si coglie a colpo d'occhio l’intero spazio espositivo, un paesaggio unitario dai confini sfumati le cui sezioni tematiche sono indicate da neon colorati: in questo scenario le preziose stampe originali sono sospese su alti piedistalli - che permettono al pubblico di stabilire un rapporto intimo con le opere - e su una ‘gabbia’ ispirata dalle fotografie di Ghirri dell’installazione di Achille Castiglioni per la Triennale dell’86.
Completa la mostra uno spazio in penombra, in cui si susseguono cinque proiezioni di grande formato
Luigi Ghirri nasce a Scandiano, Reggio Emilia, il 5 gennaio 1943.
Inizia a fotografare nel 1970 lavorando principalmente per artisti concettuali.
Del 1972-1974 è il lavoro “Colazione sull’erba”; nel 1973 realizza “Atlante” e tiene la prima mostra personale a Modena.
Lavora inoltre come grafico e nel 1975 è scelto come “Discovery” dell’anno da “Time-Life”; nello stesso anno è pubblicato un portfolio di otto pagine in “Time-Life Photography Year”.
Nel 1977 fonda (insieme a Paola Borgonzoni e Giovanni Chiaramonte) la casa editrice Punto e Virgola, per la quale pubblica, in Italia e in Francia, Kodachrome (1978) frutto di una ricerca intrapresa all’inizio del decennio.
Nel 1979 il CSAC dell’Università di Parma gli dedica una grande mostra monografica e nel 1982 è invitato all’esposizione “Fotographie 1922-1982” alla Photokina di Colonia.
Nel 1983 la rivista “Lotus International” gli affida l’incarico di fotografare il cimitero di Modena di Aldo Rossi: inizia così un intenso lavoro finalizzato all’analisi dell’architettura e del paesaggio italiano realizzando volumi su Capri (1983), con Mimmo Jodice, l’Emilia Romagna (1985-1986), Aldo Rossi (1987).
La sua lunga e profonda riflessione sul tema del paesaggio culmina sul finire degli anni Ottanta con la pubblicazione dei volumi "Paesaggio italiano" e "Il profilo delle nuvole", entrambi del 1989.
Nel 1991 conclude un lavoro su Giorgio Morandi, che lo aveva impegnato per due anni.
Muore prematuramente a Roncocesi, Reggio Emilia, il 14 febbraio 1992.