Lifestyle
June 26 2017
"Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante... Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?".
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Così potente, così contemporaneo, Luigi Pirandello così scriveva nel libro I vecchi e i giovani, da cui nel 1979 venne tratto anche uno sceneggiato tv.
Voce disincantata e forte, capace di scavare dietro le apparenze, di trovare i contrasti delle cose e svelarne il doloroso lato umoristico, di cogliere l'indefinitezza dell'identità umana e il valore della follia, oggi si celebra il 145° anniversario della sua nascita, che anche Google ricorda con un doddle con le O del motore di ricerca sostituite da una maschera teatrale e dal viso dello scrittore poeta e drammaturgo siciliano.
Premio Nobel alla letteratura nel 1934, nacque il 28 giugno 1867 ad Agrigento. Autore di testi teatrali, novelle, poesie e romanzi pietre miliari della nostra letteratura, da Sei personaggi in cerca d'autore (1921) a Il fu Mattia Pascal (1904) da Uno, nessuno e centomila (1925) a Così è (se vi pare) (1917), è impossibile racchiudere la sua grandezza letteraria in un post.
Per questo preferiamo raccontarlo in immagini (son così rare le foto dedicate a scrittori rispetto a quelle che scorrono per attori e personaggi tv).
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E con un'altra sua citazione:
"Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!" (Sei personaggi in cerca d'autore)
[Questo articolo è stato pubblicato la prima volta il 28 giugno 2012, in occasione del 145° anniversario della nascita di Luigi Pirandello e ripubblicato il 26 giugno 2017]