Musica
November 16 2017
Il mondo della musica piange la scomparsa di Luis Bacalov, Premio Oscar nel 1995 per le musiche de Il postino interpretato da Massimo Troisi, deceduto ieri all'ospedale San Filippo Neri di Roma dov'era stato ricoverato nei giorni scorsi a causa di un'ischemia.
Nato a San Martin il 30 agosto 1933, argentino di origini bulgare, ma romano d’adozione per oltre cinquant’anni, Bacalov è stato pianista, compositore, direttore d'orchestra e arrangiatore famoso in tutto il mondo per le sue celebri colonne sonore per il cinema.
Il musicista è stato uno dei protagonisti del rinnovamento della canzone italiana a partire dagli anni Sessanta, prestando la sua opera al pop, alla canzone d'autore e perfino al progressive, ispirandosi al suo amore per il tango e alla sua formazione classica.
Bacalov ha iniziato la sua formazione pianistica all’età di cinque anni con il professor Enrique Barenboim, continuando poi gli studi con Berta Sujovolsky, l’artista ha iniziato a esibirsi giovanissimo in tutto il Sudamerica.
A vent'anni lascia l'Argentina e si trasferisce in Colombia, dove vive per quattro anni e si sposa. Si traferisce quindi in Europa dove, dopo brevi esperienze di perfezionamento in Spagna e Francia, si stabilizza a Roma, dove lavora come arrangiatore prima per la Fonit Cetra e poi per la RCA.
Qui nasce il sodalizio quasi ventennale con il compianto Sergio Endrigo, testimoniato da capolavori come Io che amo solo te, Era d'estate, Canzone per te, Lontano dagli occhi, Una storia ed Elisa Elisa.
Il compositore firma brani indimenticabili come La partita di pallone, Cuore, Il ballo del mattone e Che mi importa del mondo di Rita Pavore, Il mio mondo di Umberto Bindi, Legata a un granello di sabbia di Nico Fidenco, Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte di Gianni Morandi.
Nel 1960 Bacalov comincia la sua intensa attività di compositore per il cinema sotto lo pseudonimo di Luis Enríquez.
Nel corso della sua fortunata carriera il musicista collabora con Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Damiano Damiani, Ettore Scola, Mario Monicelli, Luigi Zampa, Carlo Lizzani e Quentin Tarantino, che ha utilizzato alcune sue composizioni per il commento musicale di Kill Bill e per il recente Django Unchained.
Bacalov ha collaborato con alcune delle migliori band del progressive italiano degli anni Settanta, realizzando con gli Osanna Preludio, tema, variazioni, canzona, con il Rovescio della Medaglia in Contaminazione e soprattutto con i New Trolls nei due volumi di Concerto Grosso, straordinaria commistione di rock e musica classica.
Nel 1975 Claudio Baglioni si avvale della collaborazione del musicita italoargentino, che colora l'album Sabato pomeriggio di suoni ed effetti in grado di conferire lo scenario ottimale alle storie narrate, tra cui l'indimenticabile title track.
Il nome di Bacalov raggiunge una grande popolarità quando Fellini gli affida, dopo la morte del fidato Nino Rota nel 1978, la colonna sonora de La città delle donne.
Nel 1995 viene premiato con l’ Oscar per le musiche de Il postino, un trionfo che ha dovuto condividere insieme a Sergio Endrigo, a Riccardo Del Turco e a Paolo Margheri, dopo che una lunga vertenza giudiziaria ha riconosciuto la co-paternità del brano di punta della colonna sonora.
L’amore di Luis Bacalov per il tango, una passione sbocciata fin dall'infanzia e per molto tempo sopita, ha trovato felice compimento negli album Misa Tango del 2000 e Tango and Around del 2001.
Nel 2014 ha portato al Ravello Festival l'opera Con el repiro del tango, che ha confermato ancora una volta il suo eclettismo e la sua sensibilità musicale.