Senzatetto a Parigi
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Macron contro la povertà: cos'è il reddito universale di attività

Emmanuelle Macron lancia il suo piano contro la povertà e annuncia per il 2020 "un reddito universale di attività", che includerà varie prestazioni sociali per "garantire una soglia minima di dignità" a tutte le persone.

Nel suo piano quadriennale un occhio particolare alla prevenzione della precarietà, soprattutto dei più giovani, e al reinserimento nel mondo del lavoro. Fra i provvedimenti in programma l'apertura di più asili nido per bambini provenienti da quartieri svantaggiati, pasti "da 1 euro" nelle mense scolastiche, estensione della scuola dell'obbligo dai 16 ai 18 anni. 

Definito dall'opposizione il "presidente dei ricchi", dalla parte dei privilegiati, l'inquilino dell'Eliseo riuscirà a rivoluzionare la sua immagine e a riguadagnare terreno nei sondaggi, ora in netto calo?

Il piano contro la povertà

Il 13 settembre il presidente della Repubblica francese ha presentato a Parigi al Musée de l'Homme il nuovo piano anti-povertà. Il "Plan pauvreté", il cui annuncio è stato rinviato di due mesi rispetto al previsto, prevede uno stanziamento totale di 8 miliardi di euro per i prossimi quattro anni.

Di questi, 50 milioni di euro contribuiranno agli aiuti all'infanzia e all'inserimento dei giovani in difficoltà, in particolare, per consentire di trovare un tetto, una formazione e un impiego a chi "non ha una soluzione".

La scuola dell'obbligo per i giovani sarà estesa dagli attuali 16 a 18 anni. Saranno assegnate agli organismi competenti maggiori risorse per identificare gli abbandoni nel sistema scolastico e offrire formazione. Il dispositivo di "garanzia per i giovani" per sostenere l'ingresso degli under 25 nel mondo del lavoro sarà esteso a "500 mila giovani" entro il 2022, contro i 100 mila attuali. 

Previsti anche aiuti ai Comuni più poveri per la costruzione di asili nido, l'estensione dei pasti a 1 euro già attuato nelle mense pubbliche di alcune municipalità e la prima colazione gratuita nelle scuole delle zone maggiormente depresse. 

Cos'è il reddito universale d'attività

Nel quadro del nuovo piano anti-povertà spicca la promessa del reddito universale di attività, pensato per rimettere ordine nella giungla dei sussidi sociali e fonderli tutti in un unico strumento più chiaro e trasparente.

Macron ha detto: "Con una legge nel 2020 istituiremo un reddito universale di attività per permettere a ognuno di vivere in modo decente", precisando che chiunque potrà "accedervi non appena i suoi redditi passeranno al di sotto di una certa soglia". 

Sotto il reddito universale di attività saranno quindi fusi tre sussidi sociali già esistenti: il Revenu de Solidarité Active (il reddito minimo garantito destinato a chi non lavora e non ha più diritto ai sussidi di disoccupazione, pari attualmente a 550,93 euro), l'Aide personnalisée au logement (un'assistenza finanziaria per ridurre l'importo dell'affitto o le rate del mutuo in caso di un'abitazine proprietà) e la Prime d'Activité (un aiuto che completa le risorse - se basse - provenienti da un'attività professionale).

A questi tre pilastri fondamentali se ne potranno aggiungere altri nel progetto finale. "Metteremo insieme il maggior numero di prestazioni sociali affinché si possa finalmente fornire una risposta unica per garantire che la gente viva degnamente", ha assicurato Macron.

Assistenzialismo, sì, ma spronando anche l'accesso rapido al mondo del lavoro. Ogni beneficiario dovrà infatti iscriversi a un "percorso di inserimento" in cui sarà impossibile rifiutare oltre due "ragionevoli" offerte professionali.

I dati della povertà in Francia

Secondo l'Insee, l'Istituto Nazionale di Statistica, in Francia nel 2016 c'erano 8,8 milioni di poveri, corrispondenti al 14% della popolazione. Il 65% di essi viveva nelle grandi città. 

Il tasso di povertà saliva al 19,8% per i minori di 18 anni. 

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