News
June 04 2015
Mondo di Mezzo, secondo atto. Non è stata certo una novità. Le indagini condotte dai Carabinieri del Rose gli arresti effettuati a dicembre scorso facevano intuire che all'inchiesta diMafia capitaleci sarebbe stato un seguito. E ,a distanza di meno di sei mesi, altre decine di arresti spaccano il mondo politico e imprenditoriale romano, abruzzese e siciliano. Il blitz dei carabinieri è scattato all'alba nelle province di Roma, Rieti, Frosinone, L'Aquila, Catania ed Enna.
Nell'ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Roma, vengono ipotizzati a vario titolo i reati di associazione di tipo mafioso, corruzione, turbativa d'asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori ed altro. Contestualmente agli arresti, in tutto 44 e che per la maggior parte riguardano politici, ci sono state perquisizioni a carico di altre 21 persone indagate per gli stessi reati.
Gli sviluppi delle indagini condotte dal Ros sono legati al gruppo mafioso riconducibile a Massimo Carminati, ora in carcere. In particolare, le ultime indagini, hanno documentato quello che gli inquirenti definiscono un ramificato sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello d'imprese, non solo riconducibili al sodalizio, interessato alla gestione dei centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori
Tra i 44 arresti del Ros nel nuovo filone di Mafia Capitale c'è anche Luca Gramazio. Questi è accusato di partecipazione all'associazione mafiosa capeggiata da Carminati, che avrebbe favorito sfruttando la sua carica politica: prima di capogruppo Pdl al Consiglio di Roma Capitale ed in seguito quale capogruppo Pdl (poi FI) presso il Consiglio Regionale del Lazio
Luca Gramazio è figlio dello storico senatore di An Domenico. E' stato consigliere comunale Pdl a Roma nella maggioranza di Gianni Alemanno.
In carcere c'è anche l'ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti, candidato come Consigliere del Municipio III a soli 24 anni e nel 2001 entrato a far parte del Consiglio. Successivamente ha assunto la carica di Presidente del Consiglio comunale mentre era sindaco Veltroni.
In manette anche l'ex assessore alla Casa del Campidoglio, Daniele Ozzimo.
Viene eletto nel 2008 al Consiglio del Comune di Roma nelle liste del Partito Democratico ricoprendo la carica di vice Presidente della Commissione Politiche Sociali e diventando membro della Commissione Lavori Pubblici, Scuola e Sanità.
I Ros hanno posto in arresto anche il consigliere comunale Giordano Tredicine.
Nel 2006, Tredicine diventa consigliere al IX Municipio con 1.576 preferenze ed è nominato Presidente Gruppo Consiliare Forza Italia. Nel 2008 è eletto in Consiglio Comunale con 5.284 preferenze, risultando il consigliere più giovane del Gruppo Consiliare del Comune di Roma.
Viene nominato Presidente della Commissione Politiche Sociali e Famiglia e Vicecapogruppo del Pdl in Consiglio Comunale.
Gli arresti sono scattati anche per il consigliere comunale Massimo Caprari, dal giugno 2013 Consigliere dell’Assemblea Capitolina di Roma Capitale e membro nelle seguenti Commissioni: Lavori Pubblici, di cui è Vice Presidente Vicario, Patrimonio - Politiche Abitative e Progetti Speciali, Urbanistica, Roma Capitale e Riforme Istituzionali, Commissione Speciale Politiche Comunitarie e Commissione di Indagine Amministrativa sull’ATAC, di cui è Presidente.
Le porte del carcere si sono aperte anche per l'ex presidente del X Municipio (Ostia), Andrea Tassone.
Tra gli arrestati di questa mattina anche Angelo Scozzafava, ex assessore comunale a Roma alle Politiche Sociali. Dirigente azienda ospedaliera S. Andrea, Scozzafava era il responsabile anti-corruzione e trasparenza della S.Andrea, una delle principali aziende ospedaliere del Lazio.
I provvedimenti hanno riguardato anche alti dirigenti della Regione Lazio come Daniele Magrini nella veste di responsabile del dipartimento Politiche Sociali.
In manette anche Mario Cola, dipendente del dipartimento Patrimonio del Campidoglio e Franco Figurelli che lavorava presso la segreteria di Mirko Coratti.
Nuove accuse per l'indagata marsicana Pierina Chiaravalle, 31 anni, nell'ambito del secondo filone dell'inchiesta. Originaria di Avezzano e agli arresti domiciliari da dicembre