Keystone/Getty Images

November 17 2014

Maltempo in Italia: 60 anni di alluvioni

Edoardo Frittoli

Dalle 84 vittime dell'alluvione del Polesine del novembre del 1951, passando per lo storico straripamento dell'Arno nel 1966 e per catastrofi meno ricordate ma non per questo meno dannose come quella che sconvolse il Biellese nel 1968. Quando la furia dell'acqua e del fango travolge tutto ciò che trova sul suo cammino, le condizioni metereologiche sono la causa più importante delle calamità, ma non certo l'unica. Spesso, l'altra grande causa è la mano dell'Uomo.

In una foto di esattamente 63 anni fa: l'esondazione del fiume Po nel polesine il 16 novembre 1951.
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In una foto di esattamente 63 anni fa: l'esondazione del fiume Po nel polesine il 16 novembre 1951.
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Gli sfollati dell'alluvione del Polesine. Le vittime accertate dell'alluvione furono 84. Le cause principali, oltre alle piogge intense che si protrassero per due settimane prima del disastro, sono identificate nel mancato adeguamento degli argini a monte e dai pilastri in cemento dei ponti ferroviari e stradali costruiti nell'immediato dopoguerra.
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Gli sfollati dell'alluvione del Polesine. Le vittime accertate dell'alluvione furono 84. Le cause principali, oltre alle piogge intense che si protrassero per due settimane prima del disastro, sono identificate nel mancato adeguamento degli argini a monte e dai pilastri in cemento dei ponti ferroviari e stradali costruiti nell'immediato dopoguerra.
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Il centro di Salerno invaso dal fango il 26 ottobre 1954. Le vittime dell'alluvione furono moltissime. 318 morti, 250 feriti e oltre 5.000 senzatetto.
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Il centro di Salerno invaso dal fango il 26 ottobre 1954. Le vittime dell'alluvione furono moltissime. 318 morti, 250 feriti e oltre 5.000 senzatetto.
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Salerno e Costiera Amalfitana. Abitanti cercano di liberare dal fango l'auto di un turista francese. La maggiore devastazione venne dalle numerose frane che si verificarono per l'intensissimo nubifragio del 25 ottobre 1954.
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Salerno e Costiera Amalfitana. Abitanti cercano di liberare dal fango l'auto di un turista francese. La maggiore devastazione venne dalle numerose frane che si verificarono per l'intensissimo nubifragio del 25 ottobre 1954.
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La statua della Vergine sembra allargare le braccia per la devastazione della città di Firenze dopo lo straripamento dell'Arno il 4 novembre 1966.
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La statua della Vergine sembra allargare le braccia per la devastazione della città di Firenze dopo lo straripamento dell'Arno il 4 novembre 1966.
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Le acque turbolente e fangose dell'Arno invadono la zona di Ponte Vecchio. In città i morti furono 35.
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Le acque turbolente e fangose dell'Arno invadono la zona di Ponte Vecchio. In città i morti furono 35.
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Firenze novembre 1966. Sotto i portici degli Uffizi filtrano i raggi del primo sole dopo la tragedia. Volontari al lavoro per il recupero dei testi antichi sotterrati dal fango.
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Firenze novembre 1966. Sotto i portici degli Uffizi filtrano i raggi del primo sole dopo la tragedia. Volontari al lavoro per il recupero dei testi antichi sotterrati dal fango.
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Volontari all'opera nel Biellese il 3 novembre 1968. Fu uno degli alluvioni più violenti degli ultimi decenni. Le vittime saranno 72.
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Volontari all'opera nel Biellese il 3 novembre 1968. Fu uno degli alluvioni più violenti degli ultimi decenni. Le vittime saranno 72.
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Recupero delle salme nel paese di Vallemosso (BI). Il giorno della celebrazione dei defunti, il 2 novembre 1968, cominciò una pioggia torrenziale che provocò gravissimi smottamenti dalle alture di Bielmonte e l'esondazione del torrente Strona.
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Recupero delle salme nel paese di Vallemosso (BI). Il giorno della celebrazione dei defunti, il 2 novembre 1968, cominciò una pioggia torrenziale che provocò gravissimi smottamenti dalle alture di Bielmonte e l'esondazione del torrente Strona.
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Genova, 8 ottobre 1970. I cittadini al lavoro per lo sgombero del fango e dei detriti. Per le violente piogge concentrate uscirono dall'alveo il Bisagno e il Ferreggiano. La Polcevera, lo Sturla e il Leira ebbero ondate di piena.
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Genova, 8 ottobre 1970. I cittadini al lavoro per lo sgombero del fango e dei detriti. Per le violente piogge concentrate uscirono dall'alveo il Bisagno e il Ferreggiano. La Polcevera, lo Sturla e il Leira ebbero ondate di piena.
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L'alluvione di Genova del 7 ottobre 1970 fece 44 vittime. In due giorni erano caduti 900mm d'acqua.
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L'alluvione di Genova del 7 ottobre 1970 fece 44 vittime. In due giorni erano caduti 900mm d'acqua.
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L'abbraccio di due sopravvissuti. Valtellina, 1987.
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L'abbraccio di due sopravvissuti. Valtellina, 1987.
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Valtellina, 20 luglio 1987. Militari al lavoro durante l'alluvione che costò 53 vittime.
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Valtellina, 20 luglio 1987. Militari al lavoro durante l'alluvione che costò 53 vittime.
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Vista aerea della zona interessata dall'inondazione del luglio 1987. Vengono sepolti dal fango i paesi di Aquilone e S.Antonio Morignone. Le vittime sono 53.
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Vista aerea della zona interessata dall'inondazione del luglio 1987. Vengono sepolti dal fango i paesi di Aquilone e S.Antonio Morignone. Le vittime sono 53.
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30 luglio 1987, nei pressi di Sondrio. La fatica è ormai insopportabile nei soccorritori al lavoro da 10 giorni.
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30 luglio 1987, nei pressi di Sondrio. La fatica è ormai insopportabile nei soccorritori al lavoro da 10 giorni.
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Vita quotidiana nella tendopoli allestita a San Sebastiano (SO). Per le piogge torrenziali di quel mese di luglio esondarono l'Adda e praticamente tutti i torrenti della zona.
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Vita quotidiana nella tendopoli allestita a San Sebastiano (SO). Per le piogge torrenziali di quel mese di luglio esondarono l'Adda e praticamente tutti i torrenti della zona.
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6 agosto 1987. L'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga in visita alle popolazioni alluvionate della Valtellina.
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6 agosto 1987. L'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga in visita alle popolazioni alluvionate della Valtellina.
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Varallo Sesia (Vercelli). Un soccorritore tra le macerie di una casa spazzata via da una frana che causò 14 morti. Alluvione del 7 novembre 1994.
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Varallo Sesia (Vercelli). Un soccorritore tra le macerie di una casa spazzata via da una frana che causò 14 morti. Alluvione del 7 novembre 1994.
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L'area interessata dalle esondazioni del novembre 1994 nei pressi di Alba (CN). 70 le vittime, quasi 8000 i senzatetto.
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L'area interessata dalle esondazioni del novembre 1994 nei pressi di Alba (CN). 70 le vittime, quasi 8000 i senzatetto.
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Sarno, 6 maggio 1998. Decine di eventi franosi si susseguono a causa della grave situazione di dissesto idrogeologico dell'area. I morti sono 159.
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Sarno, 6 maggio 1998. Decine di eventi franosi si susseguono a causa della grave situazione di dissesto idrogeologico dell'area. I morti sono 159.
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I volontari della Protezione Civile ed i Vigili del Fuoco approfittano di una tregua delle condizioni meteoreologiche per la pulizia e la costruzione di un argine di uno dei canali per il deflusso delle acque piovana. Sarno, 13 settembre 1998.
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I volontari della Protezione Civile ed i Vigili del Fuoco approfittano di una tregua delle condizioni meteoreologiche per la pulizia e la costruzione di un argine di uno dei canali per il deflusso delle acque piovana. Sarno, 13 settembre 1998.
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Sarno, maggio 1998. I soccorsi alle vittime sommerse dall'ondata di fango proveniente dal monte Pizzo D'Alvano.
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Sarno, maggio 1998. I soccorsi alle vittime sommerse dall'ondata di fango proveniente dal monte Pizzo D'Alvano.
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14 ottobre 2000. Piemonte. La piena del Po passa anche per la città di Torino. La zona dei Murazzi viene allagata. E'una delle peggiori alluvioni nell'Alto Piemonte.
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14 ottobre 2000. Piemonte. La piena del Po passa anche per la città di Torino. La zona dei Murazzi viene allagata. E'una delle peggiori alluvioni nell'Alto Piemonte.
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La rabbia della Dora Baltea nei pressi di Ivrea in una foto aerea del 16 ottobre 2000. In tutto i morti furono 23, 11 i dispersi e oltre 40.000 gli sfollati.
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La rabbia della Dora Baltea nei pressi di Ivrea in una foto aerea del 16 ottobre 2000. In tutto i morti furono 23, 11 i dispersi e oltre 40.000 gli sfollati.
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Le acque in piena del torrente Chisone durante l'alluvione del 2000.
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Le acque in piena del torrente Chisone durante l'alluvione del 2000.
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Calabria, 10 settembre 2000. due roulottes rovesciate e coperte dal fango della piena del torrente Beltrame a Soverato, dove viene spazzato via il camping Le Giare.
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Calabria, 10 settembre 2000. due roulottes rovesciate e coperte dal fango della piena del torrente Beltrame a Soverato, dove viene spazzato via il camping Le Giare.
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Calabria, 2000. Le vittime dell'alluvione causato dalle forti piogge e da una situazione di dissesto idrogeologico furono 14.
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Calabria, 2000. Le vittime dell'alluvione causato dalle forti piogge e da una situazione di dissesto idrogeologico furono 14.
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La frana lambisce un'abitazione nei pressi di Giampilieri, Messina, il 1 ottobre 2009
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La frana lambisce un'abitazione nei pressi di Giampilieri, Messina, il 1 ottobre 2009
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Un mezzo escavatore sgombera i detriti di ciò che resta della strada statale investita dalla frana a Giampilieri. il bilancio è gravissimo: 36 vittime
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Un mezzo escavatore sgombera i detriti di ciò che resta della strada statale investita dalla frana a Giampilieri. il bilancio è gravissimo: 36 vittime
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Fango e detriti lungo le strade di Aulla (Massa Carrara ), il 26 ottobre 2011. Le piogge arrivano a 560mm in meno di 6 ore. L'ondata di fango causa 13 vittime.
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Fango e detriti lungo le strade di Aulla (Massa Carrara ), il 26 ottobre 2011. Le piogge arrivano a 560mm in meno di 6 ore. L'ondata di fango causa 13 vittime.
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Un auto spostata dal fango e dai detriti lungo le strade di Aulla (Massa Carrara ), trasportata dalla forza dell'ondata di piena dei fiumi Magra, Taro e Vara.
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Un auto spostata dal fango e dai detriti lungo le strade di Aulla (Massa Carrara ), trasportata dalla forza dell'ondata di piena dei fiumi Magra, Taro e Vara.
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Uras, Sardegna. 18 novembre 2013.Un ciclone mediterraneo provoca l'esondazione dei torrenti. Le vittime, concentrate principalmente ad Olbia, sono 18. Le piogge torrenziali durano ben 20 ore consecutive.
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Uras, Sardegna. 18 novembre 2013.Un ciclone mediterraneo provoca l'esondazione dei torrenti. Le vittime, concentrate principalmente ad Olbia, sono 18. Le piogge torrenziali durano ben 20 ore consecutive.
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Genova, 11 ottobre 2014. Poco prima della mezzanotte, il torrente Bisagno rompe gli argini per le violente piogge dei giorni precedenti. Il fango e i detriti invadono il centro cittadino. Nella foto, i volontari al lavoro, i cosiddetti "angeli del fango".
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Genova, 11 ottobre 2014. Poco prima della mezzanotte, il torrente Bisagno rompe gli argini per le violente piogge dei giorni precedenti. Il fango e i detriti invadono il centro cittadino. Nella foto, i volontari al lavoro, i cosiddetti "angeli del fango".
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Busalla, 15 novembre 2014. si spala il fango nel buio delle cantine. L'alluvione colpisce anche il Savonese e il Ponente Ligure.
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Busalla, 15 novembre 2014. si spala il fango nel buio delle cantine. L'alluvione colpisce anche il Savonese e il Ponente Ligure.
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