Sono accusati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravato otto ragazzi (sei dei quali minorenni), che hanno bullizzato il sessantaseienne di Manduria Antonio Stano, deceduto il 23 aprile. In tutto sono quattordici gli indagati per le incursioni nella casa di Stano in via San Gregorio Magno, nella quale l'uomo è stato trovato in condizioni disperate il 6 aprile scorso, durante un intervento della polizia, sollecitato da una denuncia dei vicini che avevano avuto notizia delle aggressioni. Le violenze erano state riprese con i telefonini e i filmati divulgati tramite una chat. È stato proprio l'esame dei video a consentire agli investigatori di stringere il cerchio su otto dei quattordici indagati, identificandoli come gli autori materiali dei reati. In seguito a diverse aggressioni subite, Antonio Stano si chiuse in casa e proprio nella sua abitazione fu trovato dalla polizia, malnutrito e in forte stato confusionale. Quel giorno l'uomo rifiutò il ricovero, che avvenne il giorno seguente. Dopo diciotto giorni nell'ospedale di Manduria e diversi interventi chirurgici, il 23 aprile è morto per un'emorragia gastrica, stando ai primi risultati dell'autopsia. Ancora da chiarire se la morte sia connessa alle aggressioni ricevute dai ragazzi.