Manovra economia 2024. Ecco cosa prevede. Taglio del cuneo fiscale e asilo nido gratis

Riduzione scaglioni Irpef, agevolazioni per le imprese che assumono, taglio delle detrazioni per i redditi più alti e il rinnovo dei contratti nella Pa sono alcuni degli argomenti di cui si è discusso oggi in Consiglio dei ministri (Cdm) per la manovra economica 2024. Nella mattina arriverà infatti in Cdm la legge di Bilancio e il Dl Fisco. Sul tavolo ci sono risorse per oltre 22 miliardi, anche grazie allo scostamento del deficit di 15,7 miliardi, autorizzato dal Parlamento, che serviranno a finanziare la riconferma del taglio del cuneo fiscale (tra i 9 e i 10 miliardi) per i redditi medio basso per tutto il 2024 e la revisione degli scaglioni Irpef (circa 5 miliardi). D’altra parte il testo della Nadef aveva ben chiarito che “ la legge di Bilancio finanzierà l’attuazione della prima fase della riforma, con il passaggio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche a tre aliquote e il mantenimento della flat tax per partite Iva e professionisti con ricavi ovvero compensi inferiori a 85 mila euro”. La revisione degli scaglioni Irpef e la conferma del taglio del cuneo fiscale per l’anno prossimo dovrebbero generare un aumento in busta paga, per i lavoratori dipendenti, tra i 60 e i 100 euro al mese, anche in chiave di contrasto all’inflazione.

Per quanto riguarda la riduzione degli scaglioni Irpef da quattro a tre, si prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni applicando un’aliquota del 23% (da 8.000 a 28.000 euro). Il secondo andrebbe dai 28.001 ai 50.000 euro con una tassazione del 35% e il terzo ed ultimo prevederebbe invece, per i redditi superiori ai 50.000 euro, un'aliquota del 43%. Viene aumentata inoltre anche la no tax area per i lavoratori dipendenti, che viene equiparata ai pensionati, passando da 8.145 euro annui a 8.500, per il principio di equità orizzontale. A questo si aggiunge una prima sforbiciata su detrazioni e deduzioni fiscali che vengono diminuite di 260 euro per chi ha redditi superiori a 50.000 euro, per gli oneri la cui deducibilità è fissata al 19%. Restano escluse le detrazioni mediche e quelle legate al mutuo della casa. Per quanto riguarda invece il lavoro più strutturale sul taglio delle tax expenditure, il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha spiegato che ci vorrà ancora del tempo.

Al via anche le agevolazioni per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Il costo del nuovo personale ammesso in deduzione è infatti maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, del 20% del costo riferibile all'incremento occupazionale. L'agevolazione spetta solo alle imprese che risultano essere attive al 31 dicembre 2023, mentre sono esclusi gli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d'impresa. Altro elemento fiscale riguarda poi la Global minimum tax del 15% da applicare alle multinazionali, in chiave anti elusione.

Nella legge di Bilancio spazio è stato dato alle misure per la famiglia, con incentivi per la natalità e per le donne. Dovrebbero esserci poi cinque miliardi di stanziamento, per i rinnovi dei contratti della Pubblica amministrazione e altri tre miliardi per la sanità. Sul tema delle pensioni non sembra che al momento ci siano soluzioni sul tavolo. Ricordiamo che se non si dovesse trovare la quadra su questo tema il 1° gennaio 2024 scatterà la legge Fornero con tutte le sue distorsioni.

Al via anche le agevolazioni per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Il Premier Giorgia Meloni in conferenza stampa ha spiegato come in legge di Bilancio è prevista una super deduzione al 120%, che arriva al 130% se si assumono, mamme under 30, percettori del reddito di cittadinanza e invalidi. L'agevolazione spetta solo alle imprese che risultano essere attive al 31 dicembre 2023, mentre sono esclusi gli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d'impresa.

Nella legge di Bilancio spazio è stato dato alle misure per la famiglia, con incentivi per la natalità e per le donne. Sono confermate le norme attuali che riguardano il congedo parentale. A queste si aggiungono due mesi in più. Il primo retribuito all’80% e il secondo al 60%, fino ai sei anni del bambino. Focus madri lavoratrici si è introdotta la decontribuzione. Se si hanno due figli, i contributi a carico del lavoratore verranno pagati dallo Stato fino a quando il figlio più piccolo avrà 10 anni. Se si hanno tre o più figli la contribuzione verrà pagata fino a quando il figlio più piccolo avrà 18 anni.

Dovrebbero esserci poi cinque miliardi di stanziamento, per i rinnovi dei contratti della Pubblica amministrazione e altri tre miliardi per la sanità. Sul tema delle pensioni non sembra che al momento ci siano soluzioni sul tavolo. Ricordiamo che se non si dovesse trovare la quadra su questo tema il 1° gennaio 2024 scatterà la legge Fornero con tutte le sue distorsioni.

Altro elemento fiscale riguarda poi la Global minimum tax del 15% da applicare alle multinazionali, in chiave anti elusione.

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