Maria Rosaria Boccia, interrogatorio fiume di cinque ore: la sua posizione si complica
Dici Pompei e pensi a Plinio il Giovane, il magistrato e scrittore romano che raccontò la drammatica eruzione del Vesuvio. Correva l’anno 79 d.C. Ormai, è storia passata. Bisogna stare al passo con i tempi. Questa volta, dalla “nube di straordinaria grandezza” non c’è da aspettarsi la cenere che tutto distrusse. Ma dalla coltre dell’informazione, come una fenice, riemerge un nome. Ormai simbolo della città campana. La famiglia Boccia. L’esponente principale, Maria Rosaria, la fu amante del ministro Sangiuliano, così innamorata da spiarne anche i sospiri, torna ad occupare le notizie di cronaca.
Cinque ore di interrogatorio con i pm di Roma. Un lungo faccia a faccia, che ha avuto luogo in seguito all’esposto presentato da Gennaro Sangiuliano. Boccia, capelli biondi al vento sul vestito nero, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Eppure, non sono mancate importanti novità. È stato completamente modificato l’impianto accusatorio nei suoi confronti. Il reato di violenza o minacce a corpo politico è stato riqualificato in stalking. Mentre vengono confermati i reati di lesione. Ma non finisce qua: sono state aggiunte le accuse di interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e una contestazione relative a false dichiarazioni nel curriculum.
Insomma, un netto peggioramento della sua posizione. Va ricordato che il confronto con i magistrati è andato in scena mesi dopo le perquisizioni nella casa di Boccia, a Pompei. Gli inquirenti, infatti, hanno voluto attendere l’analisi approfondita dei device elettronici appartenenti all’imprenditrice. Tra cui gli ormai famosi occhiali, muniti di telecamera, con cui aveva realizzato diversi filmati all’interno della Camera dei deputati. E poi un altro aspetto ambiguo. Cosa ha provocato la ferita alla testa di Sangiuliano? Per Boccia è stato il frutto di una caduta dalle scale. Mentre il ministro aveva denunciato di essere stato ferito volontariamente. Lesione che era stata immortalata anche da una foto. Inoltre, oggetto di interrogatorio sono diventate anche le esternazioni fatte dall’imprenditrice sui social nonché tutti i post da lei pubblicati a partire dal mese di agosto.
Come se non bastasse, il nome Boccia è tornato alla ribalta in un’ulteriore vicenda. Andrea Gaetano Boccia, fratello di Maria Rosaria, è accusato di succhiare energia elettrica senza pagare. Il tutto condito dalla manomissione dei contatori. Processato per direttissima, ha negato fermamente, presentando una serie di documenti a prova della sua innocenza. Tuttavia, la procura di Torre Annunziata ha disposto l’obbligo di firma. Una nuova sentenza è attesa per metà aprile. Certo, i due affaire Boccia non sono collegati tra loro. E in alcun modo possono essere letti come uno la conseguenza dell’altro. Ciononostante, si tratta di un’altra tegola per la famiglia. Ma anche Plinio il Vecchio, mentre Pompei stava per essere sommersa da pomici e pietre nere, esclamò: “La fortuna aiuta gli audaci”. Chissà se ancora oggi è così.
OUR NEWSLETTER