Marina militare fregate fremm
Difesa e Aerospazio

La Marina militare si rinnova con le Fremm Evolution

Due nuove fregate Fremm nella versione Evolution contribuiranno ad ammodernare la flotta della nostra Marina Militare. Ieri la società Orizzonte Sistemi Navali (Osn, la joint venture tra Fincantieri, 51%, e Leonardo, 49%), ha firmato con Occar(Organisation Conjointe de Coopération en matière d'Armement),un contratto del valore prossimo a 1,5 miliardi di euro per la coppia delle nuove unità anche dette “Fremm Evo” che saranno costruite presso i cantieri navali di Fincantieri a Riva Trigoso (Genova) e Muggiano (La Spezia), con notevole impatto occupazionale. La prima delle due fregate dovrebbe essere consegnata alla Marina nel 2029, mentre la seconda l’anno successivo, nel 2030. Una volta entrate in servizio, il numero delle fregate italiane di questa classe, la “Bergamini”, salirà a dodici considerando le unità delle versioni precedenti come le quattro “Gp”, altrettante “Asw”, una coppia di “Asw enhanced” e quindi le due nuove “Evo”. La sensoristica di bordo prevede la presenza del Dual Band Radar costruito da Leonardo per la difesa antiaerea(opera su due diversi spettri di radiofrequenza per migliorare l’identificazione e il tracciamento), per l’antimissilistica e l’antibalistica, quindi della suite di Elt Group per le operazioni diguerra elettronica; di sistemi di comunicazione di nuova generazione (anche digitali e dati), e di due radar del tiro tipo Na-30mk-2 sempre di Leonardo per la gestione delmunizionamento del sistema Davide/Dart da 76mm. Nuovo sarà anche il sistema di gestione delle navi (Nextech Ship Management System) prodotto da Fincantieri, mentre per esere in grado di proteggere le unità anche nel dominio della cyber sicurezza ci sarà il sistema Cms Sadoc 4 prodotto sempre da Leonardo.L’armamento, almeno da quanto si evince osservando le immagini diffuse da Osn alla stampa, prevederebbero due cannoni da 76/62 mm nella variante Davide/Strales, mentre riguardo ai lanciatori missilistici dovrebbero essere installati da due a quattro lanciatori verticali Sylver A50. Questi potranno lanciare ordigni della famiglia Aster 15/30 prodotti da Mbda, che fornirà anche l’armamento per i lanciatori dei missili antinave Tedeo Evo dello stesso produttore. Giovanni Soccodato, numero uno di MbdaItalia, ha dichiarato: “Accogliamo con piacere la sigla odierna del contratto da parte di Orizzonte Sistemi Navali e Occar per la realizzazione delle nuove Fremm Evo che offriranno una capacità operativa avanzata alla nostra Marina Militare. Siamo pronti a contribuire con i nostri sistemi missilistici evoluti a questa capacità e a supportare le sempre più pressanti e complesse esigenze operative dei nostri clienti nazionali”.

Le nuove fregate saranno equipaggiate anche di sistemi anti-drone e per la difesa ravvicinata Leonardo X-Gun 30 che sostituiscono quelle attuali in versione 25/80 mm, unitamente a sistemi anti-siluro e dispenser di falsi bersagli (chaff & flare). Alla commessa sono legati contratti di sub-forniture per 690 milioni di euro e circa 415 milioni di euro tra Osn e Leonardo che comprenderanno anche dotazioni elettroniche di nuova generazione sviluppate per le unità di classe Ppa (Thaon Di Revel). Infine, Thales sarà il fornitore dei sistemi sonar e antisommergibile. Tipicamente le Fregate di tipo Fremm hanno un dislocamento di poco inferiore alle 7.000 tonnellate, una lunghezza di 144 metri e una larghezza di circa 20 metri con un pescaggio contenuto in cinque metri. La propulsione è affidata a una turbina a gas General-Electric/Avio Lm-2500 da 32 megawatt e da due motori elettrici da 6600 Volt e 2100 kW ciascuno, alimentati da quattro generatori diesel. La velocità che possono raggiungere è di oltre trenta nodi (per le versioni costruite per la Marina militare italiana, le francesi fino a 27 nodi), e hanno un’autonomia di 6.700 miglia a 15 nodi (12.500 m a 27 km/h). Infine, l’equipaggio può variare tra 108 e 200 persone secondo il tipo di missione o la presenza a bordo di unità speciali ed equipaggi degli elicotteri che possono operare dalle piazzole. In questo caso, per l’Italia normalmente due NH-90 oppure uno EH-101 e uno NH-90 dotati di siluri leggeri Mu-90 oppure di due missili antinave Marte Mk 27s. Per la Francia, un elicottero NH-90 oppure uno Airbus AS-565ma.

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