Televisione
August 01 2017
Dopo ventinove anni Massimo Giletti lascia la Rai e approda a La7. È dunque a un passo dalla conclusione la vincenda più appassionante del tele-mercato estivo 2017, visto che manca solo la firma finale sul contratto che legherà il conduttore all'emittente di Urbano Cairo: dopo la chiusura forzata de L'arena, per lui è ora pronto uno spazio in prima serata con un nuovo talk politico.
Che dopo settimane di trattative e malumori l'uscita di Massimo Giletti dalla Rai fosse cosa certa, si era capito dalle parole pronunciate dal dg Mario Orfeo davanti al cda il 27 luglio scorso, quando ha ribadito la scelta di chiudere L'Arena e annunciato che Giletti non aveva risposto all'offerta di Viale Mazzini. Sul piatto c'erano dodici prime serate il sabato sera e reportage dai fronti dove sono impegnati i contingenti italiani.
Troppo poco per Giletti, corteggiato - stando ai rumors di questi giorni - sia da Mediaset che da La7. Fino a qualche ora fa pareva chiusa la trattativa con Cologno Monzese per portarlo alla conduzione della prima parte di Domenica Live, poi Dagospia ha annunciato con un flash la firma di un pre-accordo con La7.
Ma che cosa farà Giletti a La7? Secondo Dagospia e Ansa, il giornalista da ottobre sarà impegnato con un nuovo talk il prima serata, il venerdì, poi non è da escludere un raddoppio la domenica pomeriggio da gennaio 2018. Per Cairo si tratta insomma di un un colpaccio di mezza estate dopo l'arrivo di Zoro e Corrado Guzzanti: il tesoretto di pubblico che segue fedelmente Giletti consentirà di raggiungere numeri sopra la media di rete, ingolosendo così gli investitori pubblicitari.
Occhi puntati ora su Rai1, costretta a trovare quasi in extremis una soluzione di emergenza. Lo scorso anno, con una serie di speciali musicali Giletti aveva infatti garantito ottimi ascolti durante la prima serata del sabato - cosa che non accadeva da anni - e ora serve un progetto forte e un conduttore in grado di fare altrettanto. Sulla carta, spostare Tale e Quale di Carlo Conti dal venerdì al sabato appare l'opzione più intelligent, sempre che il conduttore accetti di andare contro Maria De Filippi e la corazzata Tú Sí que vales.
Sarà poi interessante vedere cos'accadrà la domenica pomeriggio. L'Arena, nonostante fosse in onda del 2005, garantiva ascolti granitici intorno ai 4 milioni di spettatori, che permettevano alla rete di battere la concorrenza. La palla passa ora nelle mani di Cristina Parodi, conduttrice unica della prossima Domenica In: il rischio, senza un progetto forte, è un'emorragia di share.