MasterChef 6, in finale Valerio, Cristina e Gloria

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I tre finalisti di MasterChef: Valerio, Cristina e Gloria

Tra sette giorni il grande pubblico saprà chi ha conquistato il titolo di sesto MasterChef d'Italia. La finalissima verrà disputata tra Valerio, 18 anni, Cristina, 26 anni e Gloria, 25. Un gruppo di giovanissimi da cui è stata esclusa Margherita, 24 anni, uscita dalla cucina del talent targato Sky a un passo dal podio.

Mistery di famiglia

"Tornare a casa, aprire il frigo e cucinare con quel che si trova capita a tutti, e non sempre il risultato è da gourmet, ma voi ci dovete provare". Parola di Carlo Cracco che, così, ha introdotto la prima prova della penultima serata di MasterChef.

I quattro semifinalisti, sotto la cassa di legno, hanno trovato un tablet che mostrava i rispettivi famigliari colti di sorpresa dalla produzione di Sky arrivata per frugare in frigorifero a prendere i 10 ingredienti della Mistery da trasformare in un piatto degno di MasterChef.

Margherita, nel frigo della sorella, ha trovato carne trita, prosciutto, ricotta salata e pomodorini; Valerio è stato più fortunato: il fratello gli ha messo nel carrello fiori di zucca, zucchine, mozzarella e altre leccornie. Bene anche Cristina: il branzino surgelato è pur sempre meglio del salame e gorgonzola trovato nella dispensa di Gloria.

Al termine della prova chef Cannavacciuolo ha così motivato la scelta del vincitore: "Ha vinto il piatto dove c'era più cuore" ha spiegato nel nominare Margherita che, grazie alla vittoria della Mistery ha conquistato un fondamentale vantaggio per l'Invention Test.

Invention tutti contro tutti

In dispensa la studentessa siciliana si è trovata davanti a quattro cloches contenenti ossobuco di tonno, cuore di vitello, lumache e piccione. Quattro proteine per quattro concorrenti.

A Margherita il triplice vantaggio di scegliere il proprio ingrediente e assegnare a ciascun rivale quel che restava abbinando anche diversi tempi di cottura per complicare le cose.

La siciliana, come era ovvio, ha scelto uno dei prodotti tipici della propria terra, il tonno, e ha tentato di favorire l'amica Gloria con le lumache senza in realtà riuscirci. Piccione per Valerio e Cristina, in soli 30 minuti, se l'è dovuta vedere col cuore di vitello portando comunque a casa un buon risultato.

Nonostante le lodi ricevute dall'avvocato di San Marino la vittoria è stata assegnata ancora una volta a Margherita, la prima concorrente nella storia di MasterChef a vincere Mistery e Invention nella stessa serata. La peggiore è risultata essere Gloria che è finita al duello munita di grembiule nero.

Esterna stellata

A un passo dalla finalissima, come ogni anno, i concorrenti in gara hanno avuto l'onore di entrare in un ristorante stellato. Questa volta i giudici insieme a Valerio, Cristina e Margherita sono volati in Spagna vicino a Valencia, per la precisione a Derìa, sede del tre stelle Michelin Quique Da Costa, ristorante che porta il nome di uno degli chef più quotati a livello mondiale.

Margherita, in pompa magna, ha cenato insieme a chef Cracco al tavolo di Da Costa. Era il vantaggio per aver vinto l'Invention Test. "Sembrava una bambina al Luna Park" ha spiegato poi Cracco agli altri colleghi.

Quella di Da Costa è una cucina dal forte impianto visivo, divertente, creativa e che lavora con i prodotti locali cercando di mantenerli il più possibile intatti per gusto e colore.

I tre aspiranti cuochi sono entrati in punta di piedi nel tempio di Quique e ne sono usciti a testa alta. Gamberi cotti nell'acqua di mare, gazpacho di ciliegie e langostinos con avocado sono stati i tre piatti super complessi ed elaborati che Margherita, Cristina e Valerio hanno preparato per 20 commensali. Il giudizio insindacabile non poteva che essere quello di Quique Da Costa che ha valutato sia il risultato finale sia l'esecuzione e l'atteggiamento in cucina. A vincere è stata Cristina: la prima finalista della sesta edizione di MasterChef.

Pressure test minimal

Dalle stelle alle stalle Margherita e Valerio si sono ritrovati col grembiule nero a un Pressure Test fondamentale per la salvezza.

Sotto la cloche solo mais per pop corn "Ma visto che MasterChef non è un cinema - ha spiegato Cracco - dovete trovare un modo intelligente per utilizzarlo".

Margherita ha voluto strafare preparando gamberoni impanati con pop corn su burrata e crema di latte. Il risultato è stato che dei pop corn, ingrediente della prova, si aveva solo un lontano ricordo. Meglio Valerio che ha lavorato in maniera più essenziale guadagnando la salvezza grazie alla sua tartare di gamberi impanata nei pop corn.

Duello all'ultimo uovo

Margherita se l'è dovuta vedere con una Gloria pronta al tutto per tutto pur di conquistare la salvezza. Compito delle ragazze era preparare sei piatti diversi con sei uova.

Al termine dei 60 minuti a disposizione avrebbero dovuto duellare uovo a uovo per strappare il punto al giudizio degli chef. La prima a raggiungere i 3 punti sarebbe stata salva. Nonostante il pubblico sui social si sia ribellato alla decisione finale fatta dagli chef a spuntarla è stata Gloria, terza finalista di MasterChef. Fuori Margherita che ha lasciato il talent con il sorriso sicura di aver trovato il coraggio di seguire i propri sogni.

L'intervista

Come ti ha cambiata l'esperienza di MasterChef?

"Ha cambiato molto il mio modo di pensare, mi ha permesso di riscoprire me stessa e aspetti del mio carattere che non pensavo di avere come il coraggio, la caparbietà e la motivazione".

Chef Cracco salutandoti ti ha detto: "Abbi il coraggio di proseguire". Lo hai fatto?

"Sì. Prima di tutto ho lasciato gli studi di giurisprudenza e poi mi sono messa seriamente a studiare la cucina".

Dove ti vedi tra 10 anni?

"Nel mio piccolo ristorantino sul mare in Sicilia dove proporre poche pietanze, ma tutte che siano parte di me".

Quale è stato il momento più emozionante della tua esperienza a MasterChef?

"Di sicuro cucinare in un ristorante tre stelle Michelin. Solo vedere la cucina dal di fuori è stato un brivido. La passione e la dedizione in cucina possono trasformare questo mestiere in arte".

A proposito dei tre finalisti. Pregi e difetti di ciascuno di loro.

"Gloria ha una grande determinazione e caparbietà. Ha avuto una vita difficile e per questo è molto dura e deve evitare di lasciarsi prendere dalla tensione e dallo stress.

Deve gareggiare per se stessa, non per sconfiggere gli altri. Valerio è un misto di pura creatività e genialità. Deve puntare sulla sua giovane età e sull'inventiva. Lui vede la cucina con naturalezza. Dovrebbe, però, evitare di farsi prendere dalla confusione e dall'immaturità.

Cristina ha un pregio e un difetto insieme: è molto chiusa e non mostra mai le sue emozioni. E' fredda in cucina e questo può giocare a suo favore, ma anche rivoltarsi contro di lei".

La cucina ad alti livelli è un ambiente per uomini. Sei d'accordo?

"Sì, è vero, è un mondo molto duro. Ma una donna determinata è molto più arrivista di un uomo e quindi è bene che gli uomini stiano attenti alle chef donna".

In sei edizioni di MasterChef questa è la prima in cui l'età dei finalisti è così bassa. Che ne pensi di questa sorta di rivincita dei giovani?

"E' una cosa splendida. Il futuro è dei giovani ed è bellissimo che MasterChef e il mondo della cucina investa su di loro".

Se fossi arrivata anche tu in finale su cosa avresti puntato?

"Sulla mia Sicilia. Avrei cercato di unire tradizione e innovazione senza mai dimenticare di cucinare con il cuore".

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