(Mbda)
Difesa e Aerospazio

Mariani (Mbda Italia): «Senza difesa niente libertà»

Senza Difesa niente libertà, cresce la missilistica italiana di Mbda, con oltre 17 miliardi di ordiniIl primo incontro dell'azienda missilistica Mbda Italia del 2022 con la stampa nazionale è stata l'occasione sia per fare il punto sui programmi e le tendenze in corso nell'ambito della Difesa, sia per comprendere l'andamento dell'azienda, della quale il 25% è di proprietà di Leonardo. Con l'attuale situazione internazionale d'incertezza che vede un aumento di spese militari in ogni parte del mondo, il direttore esecutivo Lorenzo Mariani nella sua relazione ha commentato la decisione italiana di raggiungere il 2% di spesa del Pil per la Difesa: “E' saggio il discorso del ministro della Difesa Lorenzo Guerini sulla crescita graduale nell’arco di alcuni anni per raggiungere questo traguardo, credo che al netto di cambi politici non sia possibile tornare indietro; è necessario evolvere le tecnologie che garantiscono la sicurezza, oggi più che mai va sottolineato che senza difesa non c’è libertà. E per fare questo è fondamentale che anche l’Italia possa sedere con pari dignità al tavolo dei decisori europei sugli investimenti per la Difesa. E per farlo c’è bisogno di garantire investimenti nelle più avanzate tecnologie, come ad esempio quelle ipersoniche, che oggi rappresentano una delle frontiere tecnologiche”.


Lorenzo Mariani (Mbda Italia)

Nel fare il punto sui programmi in corso e nel commentare il positivo andamento dell'anno precedente, il numero uno di Mbda Italia ha confermato di aver dato il via al contratto annunciato nel 2021 per lo sviluppo del missile antinave Teseo Mk2e destinato alla nostra Marina Militare, sistema che sarà dotato di sistema di ricerca del bersaglio (seeker) di tipo Aesa, ovvero a scansione elettronica, normalmente impiegato sui caccia. Lo sviluppo continuo si rende necessario a causa dell'evoluzione delle minacce alle quali potrebbero essere soggette le nostre unità navali. Nel 2021 MBDA Italia ha registrato ricavi per 4,2 miliardi soprattutto grazie al completamento di importanti programmi e il consolidamento di nuovi ordini per sistemi d’arma destinati all’esportazione. Gli ordini hanno superato i 5,1 miliardi di euro andando a consolidare un portafoglio di 17,8 miliardi. Per la parte italiana del gruppo europeo della missilistica il lavoro arriva dallo sviluppo del sistema Samp/T di nuova generazione, dall’ammodernamento di mezza vita operativa dei missili Aster e Strom Shadow, e dall’avvio degli studi per l'aggiornamento del Meteor.

Alla reputazione positiva dell'azienda ha contribuito anche il successo delle recenti operazioni di lancio del sistema Camm-Er contro un bersaglio in manovra avvenuto nel dicembre 2021. Questo missile sta per equipaggiare le forze del Qatar, che li schiererà presso le batterie di difesa costiera in occasione dei mondiali di calcio in programma nel novembre prossimo. Se il 2021 era cominciato con i contratti per i Mistral 3 destinati ad armare gli elicotteri Tiger francesi e spagnoli, il 2022 si preannuncia intenso e proficuo anche per la consegna degli Mm-40 e degli Aster-30b1 per le fregate che la Grecia ha acquisito dalla Francia, nonché per i missili che equipaggeranno i velivoli Dassault Rafale che stanno entrando in servizio ad Abu Dhabi e presso l'aviazione militare greca. Una delle conseguenze della crescita del settore della Difesa è l'aumento di organico dell'azienda, cresciuto di un centinaio di unità e destinato a mantenere la tendenza anche nei prossimi mesi, portando a quasi 1700 i lavoratori di Mbda Italia. Crescita si riflette inevitabilmente anche sulla necessità di infrastrutture italiane più ampie e rinnovate: stanno per concludersi i lavori presso il sito produttivo del Fusaro (Na), mentre è stata acquisita la palazzina dell'ex camera di commercio di La Spezia e inizieranno a breve i lavori di ristrutturazione della sede romana, il cui acquisto è stato opzionato fino al 2026. Sul fronte internazionale grande importanza hanno le attività legate al Tempest, il programma per il caccia di sesta generazione (Uk, Italia e Svezia). Riguardo questo Mariani ha spiegato: “Il programma rimane per ora alternativo al Fcas franco-tedesco-spagnolo. L’obiettivo del gruppo è quello di fornire un sistema d’arma che sia il più possibile comune alle due piattaforme, capacità che abbiamo dimostrato di possedere con il Meteor, missile che equipaggia senza sostanziali differenze i Rafale, gli Eurofighter e i Gripen. Per il futuro, poi, rimane sempre la speranza che i due programmi possano convergere”.

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