Lifestyle
December 18 2020
Se c'è un tema tabù o poco raccontato nella serialità italiana, è il disturbo mentale tra gli adolescenti. Allucinazioni, tossicodipendenza, autolesionismo, disturbi alimentari sono temi di cui si parla poco nelle serie televisive o, ancora peggio, ricorrendo a stereotipi e luoghi comuni. La Rai prova a fare un salto di qualità e gioca il suo ruolo di Servizio pubblico con Mental, la serie co-prodotta con la Stand by me di Simona Ercolani che racconta le vicende di un gruppo di ragazzi con problemi psichiatrici, alle prese con le proprie patologie ma anche con le passioni dell'età adolescenziale. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla serie in otto episodi diretta da Michele Vannucci, disponibile in modalità box set in esclusiva su RaiPlay da venerdì 18 dicembre.
È un ritratto dell'adolescenza estremo ma universale Mental, la serie basata sul format originale finlandese Sekasin, diventato in un vero e proprio fenomeno crossmediale, che nella versione italiana è stata scritta da Laura Grimaldi e Pietro Seghetti, pensata per un pubblico di giovani tra i 15 e i 24 anni e realizzata con la consulenza scientificadella Dottoressa Paola De Rose dell'Unità di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. L'obiettivo? Raccontare con un linguaggio diretto e lontano dai cliché il disturbo mentale tra gli adolescenti e abbattere lo stigma sociale.
Per farlo, gli sceneggiatori hanno scelto di rappresentare le vicende di quattro ragazzi con problemi psichiatrici, alle prese non solo con le proprie patologie ma anche con i sentimenti, gli errori, gli interrogativi e le passioni dell'età adolescenziale, che complicano la loro vita fuori e dentro l'ospedale. Tra allucinazioni, tossicodipendenza, autolesionismo e voglia di fuggire lontano da tutto, i ragazzi troveranno, qualcosa in grado di farli stare bene per la prima volta: un gruppo di amici pronto a tutto.
La protagonista di Mental è Nico(Greta Esposito), una 16anne costretta a fare i conti con attacchi d'ansia, visioni, voci che le parlano: dopo un forte episodio allucinatorio,viene presa in carico da una clinica psichiatrica con una diagnosi di schizofrenia. Lì incontra i compagni di viaggio di un difficile ma fondamentale percorso di conoscenza e di accettazione di sé. C'è Michele(Romano Reggiani), ragazzo borderline tossicodipendente con un padre ingombrante, e poi Emma(Federica Pagliaroli), un'anoressica autolesionista, maestra della manipolazione degli altri e ossessionata dalla gelosia per il suo ragazzo. Daniel (Cosimo Longo) è invece un logorroico bipolare, convinto di non avere nessun problema e che perfino il gesso che ha alla gamba sia solo l'ennesimo tentativo dei medici di controllarlo o farlo impazzire.
Nel cast della serie ci sono poi Martina Bonan nei panni di Valentina, la compagna di scuola che ha preso di mira Nico,Elena Falvella Capodaglio nel ruolo di Tonia, figlia del primario Simonini, interpretato da Gianluca Gobbi, e ancora Anna Bellato in quello della psicologa Giulia, Simone Liberati che interpreta l'infermiere Mirko, Marco Coccinei panni di Sebastiano, il padre di Michele, e Milena Mancini in quelli della madre di Emma.
Mental è accompagnato anche da una campagna social che punta a sensibilizzare i giovani (e non solo) al tema del disturbo mentale tra gli adolescenti, normalizzarlo e spronare così i ragazzi a non vergognarsi e a chiedere aiuto agli esperti. Tra gli hashtag chiave c'è anche #davicinonessunoènormale, una citazione di Franco Basaglia, il padre della legge 180 che chiuse per sempre i manicomi. Spesso i disturbi psichici sono ancora considerati un problema marginale, mentre i dati della Società Italiana di Pediatria radiografano una realtà ben diversa: otto ragazzi su dieci tra i 14 e i 18 anni hanno sperimentato forme più o meno gravi di disagio emotivo, che nel 15% dei casi è sfociato addirittura in gesti di autolesionismo. Gli studi del Professor Stefano Vicari, Responsabile del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, rivelano che in Italia il suicidio è la seconda causa di morte tra gli under 20 (secondo solo agli incidenti stradali), la depressione colpisce quasi 1 ragazzo su 10, e l'anoressia - è la malattia psichiatrica col più alto tasso di mortalità - colpisce l'1% delle ragazze. Per questo Mental è un racconto di formazione universale: nonostante focalizzi l'attenzione su personalità estreme, le relazioni, i sogni e i bisogni che muovono la sceneggiatura sono comuni a tutti gli adolescenti.