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December 19 2016
Napoli ha trovato il suo nuovo Pipita. Anzi, ha ritrovato il folletto di cui innamorarsi dopo la delusione della partenza di Higuain e, tornando indietro con la memoria nel tempo, arrivando fino a Maradona il cui nome è stato evocato dopo aver visto Mertens demolire il Torino quasi da solo. Poker di gol come Savoldi 39 anni fa, una prestazione spettacolare dell'ex esterno riciclato centravanti per necessità ed intuizione.
Dries Mertens si sta prendendo la copertina nel finale del 2016. Più di Higuain, che ha trascinato la Juve contro la Roma. Ha segnato 7 reti nelle ultime due giornate contro Cagliari e Torino; non difese imperforabili, però la performance è degna di entrare negli annali e di aprire il libro dei paragoni illustri e ingombanti.
Ronaldo, Maradona e... Higuain
Rapida rassegna stampa del lunedì mattina. Mertens si è preso i titoli come Ronaldo, autore della tripletta mondiale per il Real Madrid e Yakohama, è stato paragonato a Maradona (che ha voluto la sua maglietta) e segna come Higuain. Il Napoli intero sta facendo meglio di un anno fa, quando il Pipita era lanciato verso il record delle 36 marcature in un solo campionato: 37 gol contro 31 dopo le prime 17 giornate. Con un solo punto in meno in classifica pur essendo passato dalle montagne russe dell'addio del giocatore più rappresentativo e dell'infortunio di Milik.
Mertens si sta ritagliando una seconda parte di carriera inattesa. Solo Sarri immaginava le sue potenzialità da falso nove, ma il campo lo sta ripagando con costanza. E' letale sotto porta, capace di trovarsi gli spazi in area di rigore e non sembra pagare i limiti fisici di un corpo che non è disegnato per essere punto di riferimento davanti. La sua forza è la capacità di scomparire e poi apparire nei tagli che lo proiettano in posizione di sparo.
Il merito di Sarri, architetto di un super Napoli
Ora che la condizione fisica è tornata, però, è tutto il Napoli a stupire per brillantezza e bellezza di gioco. Sarri sta compiendo un miracolo; ha ricostruito due volte la sua creatura, prima cancellando il ricordo di Higuain e poi parando il colpo della sfortuna. Mertens centravanti è tutta farina del suo sacco, una scommessa anche contro gli scettici che volevano Gabbiadini lanciato e criticavano l'integralismo del tecnico toscano.
La macchina azzurra funziona alla perfezione, il mercato porterà in dote l'attaccante richiesto e lo scioglimento definitivo della questione Gabbiadini. La garanzia che l'equilibrio non sarà toccato viene proprio da Sarri e dalla sua maniacale capacità di disegnare sul campo traiettorie e movimenti. Mertens è solo l'ultimo prodotto della ditta, oltre che il più bello e imprevedibile.