Michèle Boiron: “L’omeopatia? Sono medicinali, non è una religione"
A ridosso dell’uscita in Italia dei risultati dello studio farmacoepidemiologico Epi3, che mostra come l’omeopatia sia utile tanto quanto i medicinali tradizionali per diversi disturbi, incontriamo
Michèle Boiron, figlia del fondatore del
Gruppo farmaceutico specializzato nella produzione di medicinali omeopatici e sorella di
Christian Boiron, Direttore Generale dei Laboratoires. Con lei parliamo di
omeopatia, un tema che riguarda la salute ma che scatena l’opinione pubblica: per i milioni di Italiani che si curano anche con questa terapia, ce ne sono altri che sostengono sia inutile. Michèle Boiron ci ha raccontato il suo punto di vista:
“L’omeopatia non è una religione! Non bisogna crederci, basta provare questi farmaci... Le evidenze scientifiche e l’esperienza di milioni di pazienti che li utilizzano ogni giorno in tutto il mondo dimostrano la loro efficacia e sicurezza". Si autodefinisce “la globetrotter dell’omeopatia” ma soprattutto "farmacista", Michèle Boiron. Dopo 30 anni di pratica al banco nell’ultimo decennio si è impegnata a girare il mondo per incontrare quanti più farmacisti possibili con cui condividere la sua esperienza sui medicinali omeopatici. Cosa la spinge? La passione, ovviamente. E la fiducia che il farmacista possa contribuire attivamente al benessere del paziente. Proprio sui disturbi pediatrici, che spesso sono
“la porta d’accesso all’omeopatia” per le famiglie che si rivolgono al banco del farmacista per un consiglio, Michèle Boiron, insieme al farmacista François Roux, ha scritto un libro con l’obiettivo di trasmettere ai colleghi interessati l’esperienza e le conoscenze tecniche in questo ambito. “Pediatria”, volume edito in Italia da Edra, passa in rassegna i disturbi che si manifestano nel neonato, nel corso della vita del bambino, fino all’adolescenza.