Tecnologia
February 18 2013
Dopo averlo visto e toccato con mano, siamo finalmente in grado di esprimere un giudizio più attendibile su Surface RT. Lo diciamo senza timore di smentita: il primo tablet di Microsoft, disponibile da qualche giorno anche sul mercato italiano, è un oggetto decisamente attraente, sia esteticamente parlando sia per ciò che riguarda le doti della sua interfaccia utente (che sfrutta gli ormai noti piastrelloni dinamici di Metro).
Ma la domanda che tutti si pongono è un'altra: ci si può davvero fidare di un tablet come Surface? In altre parole, quali sono i punti deboli della nuova tavoletta di Redmond soprattutto nel raffronto con la concorrenza?
Qui di seguito troverete tre buoni motivi che fanno di Surface RT un oggetto piuttosto unico nel suo genere e altrettanti che sembrano invece penalizzarlo:
Uno dei tratti distintivi di Surface RT sta nella sua naturale propensione verso la creazione dei contenuti. Rispetto all’iPad e a tutti i principali tablet concorrenti presenti sul mercato, il tablet di Microsoft cerca infatti di scrollarsi di dosso l’etichetta di “computer da divano” puntando deciso verso il mondo dell’editing, in tutte le sue forme. La possibilità di utilizzare una vera e propria tastiera fisica, la presenza di Office preinstallato nonché l’integrazione di porte per la comunicazione con le periferiche esterne (compreso uno slot Usb e uno per micro SD), mettono Surface RT nella condizione di fare quello che di solito i tablet non fanno. Per tutti coloro che fino a ieri utilizzavano un desktop o un computer portatile, il passaggio all’era del post-PC sarà di certo meno traumatico.
Le cover-tastiere del nuovo Microsoft Surface RT fanno proprio quello che dicono: si agganciano e si sganciano allo schermo del tablet, proteggendo il display da un lato e regalando all’utente un’esperienza simil-notebook, dall'altro. Un plus che si fa sentire, soprattutto quando si utilizza la cosiddetta “type-cover”, la cover dotata di tasti fisici con un vero e proprio meccanismo di ritorno meccanico, proprio come le tastiere "vere". Basta scrivere un documento Word per rendersene conto: un tablet così preciso non lo si era mai visto prima.
Tutto si può dire di Surface RT, fuorché non sia reattivo ai comandi. L’interfaccia utente creata da Microsoft è fluida e decisamente piacevole da toccare. Insomma, Microsoft ha sviluppato un motore con una cubatura perfetta per il mondo tablet. Superiore persino a quello della concorrenza (soprattutto a quella targata Android) per quanto riguarda l’esperienza d’uso a misura di polpastrello. Scusate se è poco.
Ovvero: meglio l’attuale versione di Microsoft Surface con RT o quella che verrà con Windows 8 Pro (attesa per i prossimi mesi)? Quest’ultima ipotesi appare sulla carta decisamente più allettante, sia per dotazione hardware sia per quanto riguarda le funzionalità. La possibilità di sfruttare Windows 8 nella sua forma “originaria” (e non in un surrogato per piattaforme ARC qual è RT) mette infatti l’utente nella condizione di utilizzare tutti gli applicativi desktop, compresi quelli tipici del mondo business. Ci sono però almeno due punti a favore di Surface RT: il prezzo (la versione base, senza tastiera, costa 487 euro, quasi la metà dell'omologa versione con Windows 8) e la durata della batteria, 8 ore contro le circa 4 stimate del fratello maggiore.
Surface RT arriva come detto con Office preinstallato. Si tratta però della versione più essenziale della suite di produttività di Microsoft, Office Home & Student 2013 RT, composta nella fattispecie da Word, Excel e Power Point. Manca Outlook, quindi, il che potrebbe essere un problema per tutti gli aficionados dell’eccellente sistema di posta creato da Microsoft per il mondo PC. Intendiamoci, un modo per guardare la posta c’è – utilizzando un client e-mail sviluppato ad hoc per Windows RT – ma non aspettatevi miracoli. La speranza è che Microsoft rilasci nel futuro una versione originale dell'applicativo accessibile in modalità desktop.
Microsoft Surface RT può essere arricchito in lungo in largo attraverso le applicazioni del Windows Store e i contenuti multimediali (giochi, musica e film) di Xbox. Nel complesso, però, c’è ancora molto da lavorare – soprattutto sul piano delle app - per mettersi al pari con la concorrenza. Molto dipenderà naturalmente dagli sviluppatori cui ora è affidato il compito di vestire la nuova piattaforma di Microsoft con tutti quei programmi che l’utenza considera ormai imprescindibili.
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