I parchi delle meraviglie

Altri mille, centomila, cento milioni di giri di giostra. Cifre mostruose dall’industria dei parchi del divertimento. Che siano waterpark di scivoli e piscine, montagne russe sempre più torcibudella, parchi a tema cinematografico, cartoonistico, scientifico, storico. Queste cattedrali sempre più grandi, tecnologiche e diversificate, negli ultimi anni stanno spuntando come (giga)funghi. Nella loro terra d’origine, l’America (70 milioni di biglietti staccati nel 2013 solo nei parchi della Florida, l’intera popolazione della Turchia), ma anche negli immani territori vergini del Sud (Brasile, Nordafrica), il Nord (Russia, tanta Russia) e dell’Est (Cina, Malesia & C.).

In cifre, se Magic Kingdom DisneyWorld, Florida, resta il parco a tema più affollato del globo (18,6 milioni di ospiti nel 2013) lo insegue oggi con oltre 17 milioni di visitatori la Disneyland di Tokyo. E se l’incremento di incassi del settore in Usa fa +2,7 per cento, nell’ultimo anno in Asia il dato corre a +7,5 (dati Tea–Aecom 2014). E in zona euro? La tendenza è per i parchi "alternativi". Se Disneyland Paris è, unica nella confederazione mondiale del topo dalle orecchie discoidali, in leggero calo, avanzano parchi intelligenti come il gigantesco Europa Park, in Germania, dedicato al folklore dei paesi dell’Unione, o il francese Puy du Fou, con grandi show multimediali a tema storico. Anche l’Italia si muove: Cinecittà world, a Roma, sarà quest’estate il parco a tema più grande d’Italia; Etnaland, a Catania, è in pieno boom di nuove attrazioni, rompendo la decennale diarchia Mirabilandia-Gardaland.
Il bello, insomma, deve ancora venire. Tra le nuove tendenze ci sono i parchi per piccolissimi, dedicati a eroi della tv inglese come Peppa Pig (il primo è spuntato nell’Hampshire), mentre Harry Potter avrà un nuovo parco a Osaka, la Disney sta per aprire in Cina, la Fox in Malesia e Brasile, la Dreamworks a Mosca e San Pietroburgo. Un megaparco attrazione sarà a Sochi, in scia alle Olimpiadi invernali di Putin. Il problema è scegliere, visto che l’Associazione internazionale attrazioni e parchi divertimento certifica oltre 900 siti solo nel Vecchio continente. Ecco gli indirizzi che fanno tendenza, da provare ora.

Glacier skywalk
L’esempio l’ha dato la terrazza trasparente sospesa sul Grand canyon americano già da qualche anno. Ora gli skywalk, passeggiate celesti, stanno sorgendo ovunque. Cabine di vetro sospese sulla cima delle montagne, ponticelli hi-tech sopra i mille metri. L’obiettivo è chiaro, rendere accessibili, spettacolarizzare (e monetizzare) grandi attrazioni volute solo dalla natura e dalla geologia. Lo Skywalk del ghiacciaio è un semicerchio di vetro e acciaio incredibilmente sospeso su un burrone del Jasper National Park, in Canada. Si passeggia, ci si sporge, si ascoltano spiegazioni con la cuffia, si ammira. Contemplativo.

Wildebeest
Agli americani piace lo scivolo. Gli acquapark più veloci e spettacolari sono nati negli Usa, specie a nord di New York, al confine con il Canada dove abbondano acqua e elettricità. Il più ammirato e meglio congegnato di oggi però è in un paesino dell’Indiana dal simpatico nome di Santa Claus. Più che uno scivolo, un rollercoaster ad acqua che gira e frulla per lunghi, umidi minuti tra i boschi, su minuscole barchette. All’aria, al buio, sottoterra.

Thunderbolt
New York ci riprova. L’ennesimo tentativo di rivitalizzare Coney Island, la spiaggia dei newyorchesi al termine del metro dove sono nati il luna park, il bagno in spiaggia, probabilmente il concetto stesso di ferie di massa, passa da una nuovissima montagna russa ipertecnologica. Il thunderbolt rollercoaster (pensato e realizzato dall’italiana Zamperla) è una striscia sottile, che si arrotola per centinaia di metri nell’aria dando l’impressione di correre nel nulla. Non il più grande al mondo, ma forse il più innovativo.

Beach Park
Tra scivoli, onde artificiali e toboga, gli acquapark per sfuggire al caldo e trovare il mare in città, sono in piena esplosione. Di numero e dimensione. A due passi dalle spiagge di Fortaleza, il Beach Park ha però l’onore di essere il primo e più grande parco dell’America latina, con il più impressionante degli scivoli, 90 gradi la pendenza dell’altissimo Kalafrio, in picchiata sulla spiaggia e le palme.

Puy du fou
L’eroe di tutti i parchi "intelligenti" europei di nuova generazione. Niente montagne russe, ma una serie di villaggi-set cinematografico con rappresentazioni storiche su diverse epoche e temi. Scene di massa in costume, teatro di strada, spettacoli e feste notturne multimediali. Attività che vanno dalla danza alla falconeria. Con hotel e locali a tema. Premiatissimo dalla critica di settore, è stato ideato da due creativi francesi a fine Anni 70 in un castello diroccato a sud-est di Nantes. Il boom nelle ultimissime estati: oggi insegue Disneyland Paris.

Tropical Island
Le spiagge indoor abbondano dalla Cina al Giappone, ma la più grande è europea. Giungle, fiumi, un enorme mare-piscina, spiagge e locali, più che un parco acquatico, Tropical Island è un ecosistema del divertimento, sotto le volte trasparenti di un immenso edificio alle porte di Berlino, un ex hangar aeroportuale che a lungo è stato considerato la più grande struttura isolata esistente. Il massimo del surreale è il volo in mongolfiera indoor, sotto il cielo di vetro, sopra il mare artificiale.

Piramidenkogel Tower
La svolta poetica, ed ecologica, delle megastrutture dell’adrenalina. Lo scivolo di legno, anzi, l’edificio ligneo più alto del mondo, sorto da poco sul lago di Wörthersee, in Carinzia, ha un osservatorio sulla cima, una lunghissima scala (ma c’è anche l’ascensore) per ascendere sul paesaggio verde e blu, ma il plus è il lunghissimo scivolo a tappe che vola verso il basso. Il più lungo d’Europa.

Ski Dubai
Solo a Dubai. Un resort sciistico indoor, sottovetro in mezzo al deserto. Dove si scia davvero, si circola in tuta da sci a -4 gradi centigradi, si sorseggia cioccolata calda e si gusta cucina montana in riproduzioni di baite svizzere. E si tengono ottime lezioni di sci per tutte le età. Tra le ultime novità lo zoo dei pinguini, la snow aerobic, l’impianto ad aria compressa che permette piccoli voli, tutto sulla neve.

Tokyo Disney Sea
Nella baia di Tokyo continua a crescere da anni, intorno al primo Disneyland asiatico, un enclave del divertimento di dimensioni impressionanti. Il gioiellino è il Tokyo Disney Sea, classico percorso in vagoncino tra attrazioni sottomarine luminescenti, sottomarini, porti storici, mostri e sirenette Per i parcologhi è il migliore del suo genere. Al mondo. Costosissima, ultrapremiata, la capitale dei lunapark giapponesi è l’unica oggi capace di sfidare il dominio americano.

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