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April 12 2019
Il presidente Mattarella deve sbrigarsi se non vuole fare la figura delle tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano. Ha l’obbligo di dichiarare subito che la Repubblica italiana non è più fondata sul lavoro, ma sullo stupro. Leggo i giornali, poi guardo la tivù, e mi rendo conto che l’Italia del 2019 è sempre più uguale alla Germania del 1945. Allora che cosa accadeva a Berlino, dopo l’arrivo delle truppe sovietiche che stavano battendo Hitler e i suoi generali? Accadeva una faccenda vecchia quanto il mondo: i russi andavano in cerca di tre cose: orologi, biciclette e ragazze. Quando trovavano donne appena appena decenti, le violentavano in due, in tre, in dieci, in venti.
L’Italia di oggi non è certo la Germania del 1945. Eppure siamo diventati il Paese dello stupro. L’ultima storia che rivela quanto ci troviamo in basso nella scala della civiltà è successa a Catania. Tre giovani barbari, figli della borghesia ricca della città, hanno messo le mani su una ragazza americana che lavora da babysitter presso una famiglia del posto, l’hanno violentata filmando l’impresa con uno dei maledetti telefonini. Poi hanno mostrato il filmetto alla ragazza con la pretesa ignobile di ripetere lo spettacolo, ossia di violentarla tutti e tre una seconda volta.
In che modo verranno puniti e quando lo saranno i tre violentatori? È possibile che venga loro imposta la castrazione chimica che rende impotenti? Confesso di non saperlo. Non mi sono documentato anche perché questo Bestiario vuole trattare un altro argomento: la difficoltà di vivere in un’Italia troppo affollata di migranti neri, arrivati dall’Africa subsahariana. Quanti sono quelli rimasti in casa nostra? E in quale modo si comportano? Non lo so. Ho la fortuna di vivere in un piccolo comune toscano dove non si sono mai visti migranti. Qui c’è una stazione termale importante, completa di un albergo di lusso. Nessuno lo dice, ma sospetto che i proprietari delle terme e dell’hotel si siano dati da fare per tenere lontani i «musi neri».
Fino a poco tempo fa, i «negri» come li chiama la gente, c’erano in un comune vicino e davano parecchio fastidio. Si piazzavano all’ingresso di un grande centro commerciale e infastidivano le donne con il carrello pieno di merce appena comprata. Le circondavano gridando: «Mami, mami, io aiutare te!». Volevano impossessarsi del carrello per prendere la moneta dell’affitto. Ora mi dicono che siano scomparsi. In compenso girano per le strade del centro: tutti giovani, spavaldi, ben vestiti, con l’aria dei padroni della carrozza. Merito della Caritas, di qualche parrocchia, di volontari dal cuore d’oro?
Adesso qualcuno si domanderà se il Bestario non sia diventato un razzista della peggiore specie. Certo che no! Ma anch’io non posso chiudere gli occhi di fronte alla difficoltà di vivere accanto a persone troppo diverse da me. Mi hanno colpito le cronache sulla circoncisione di neonati, praticata in modo clandestino e in ambienti del tutto inadatti o ripugnanti. E i due ragazzini caduti dall’ottavo piano del loro palazzo a Bologna? Erano kenioti come il padre: un dettaglio che c’entra oppure no con la morte atroce dei suoi figli? Infine ci sono i delinquenti organizzati che non hanno nulla da invidiare alla criminalità di casa nostra. Penso alla mafia nigeriana e alla rete che spaccia la droga.
Il premier Conte ha già fatto sapere che non appena scaduto il suo mandato ritornerà alla vecchia professione di avvocato civilista. Ecco un signore che dal suo ufficio di Palazzo Chigi deve aver visto e sofferto cose che non racconterà mai. A quel punto dovremo vedercela con un gradasso come il Capitano leghista, il trucido Salvini. La sua attività al Viminale come ministro dell’Interno è disastrosa. Milioni di parole e migliaia di ore alla televisione. Ma senza costrutto, una successione di errori. L’ultimo riguarda la cittadinanza italiana da dare al ragazzino eroe che ha salvato il pullman pieno di ragazzi come lui che rischiavano di morire bruciati. I boss leghista gli ha replicato: «Prima si faccia eleggere». Poi si è lasciato convincere dal più astuto Di Maio e adesso il ragazzino verrà ricevuto da Mattarella.
E questo non è l’unico errore grossolano del Capitano. Siamo rimasti a bocca aperta quando ha deciso di chiudere tutti i porti italiani. Ci ha spiegato che lo faceva per impedire l’arrivo degli immigrati grazie al soccorso offerto dalle navi delle Ong, le organizzazioni non governative. Una misura inutile dal momento che gli immigrati clandestini arrivati all’Africa erano già tutti qui. A proposito, c’è una domanda che non possiamo evitare: quanti sono a fine marzo 2919 i neri giunti in Italia dall’Africa? Nessuno lo sa. La verità è che esiste una seconda Repubblica fatta di esseri umani che nessuno conosce, con una cultura che ci è del tutto ignota, che pratica circoncisioni e forse infibulazioni di bambine.
Eppure il Salvini aveva giurato che avrebbe rimandato in Africa 500 mila clandestini che vivono fra noi. Adesso non lo dice più, infatti sappiamo tutti che era soltanto una vanteria di bassa lega per ottenere voti nella speranza di diventare il prossimo capo del governo. Volete la previsione del Bestiario? Lo diventerà, statene certi. Noi italiani siamo un popolo che ha un cuore grande così, ma un cervello piccolo piccolo. Prepariamoci a un nuovo regime autoritario. Durerà sino a quando il presidente Mattarella si deciderà a varare un governo di tecnici protetto e affiancato dai militari.
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