Lifestyle
February 07 2013
Non tutti conoscono a fondo la grandissima passione di Mike Bongiorno per la montagna, il suo amore per la neve, la sensazione di pace che lo avvolgeva quando si trovava tra i suoi amati monti. E pochissimi sanno che proprio nel silenzio e nella serenità degli ambienti alpini, la sua mente elaborava idee e progetti che avrebbero rivoluzionato il piccolo schermo. Uno tra tutti: l'idea di Lascia o raddoppia? maturata durante un soggiorno a Cervinia, guardando l'immemso panorama che si distendeva sotto il suo sguardo. Tutta la vita del celebre presentatore è stata caratterizzata non solo dal bisogno di rifugiarsi in montagna, appena libero da impegni professionali, ma anche dal desiderio di poter lavorare in quegli ambienti, rendendo la montagna protagonista del suo lavoro. Gli innumerevoli episodi accaduti a Bongiorno tra le sue montagne sono raggruppati nel libro Sempre più in alto - La montagna secondo Mike Bongiorno , edizioni Vivalda. Non c'è un autore unico, ma il racconto è affidato ai ricordi e alle testimonianze di amici. E nel volume ce ne sono davvero tante, tra cui la testimonianza di Mauro Corona che ha curato anche la prefazione.
Il figlio Niccolò e la moglie Daniela Zuccoli evocano soprattutto episodi familiari. Quando Mike conobbe la futura moglie, ancora non sapeva che anche lei era stregata dalla passione per la montagna. I due ancora fidanzati, ogni venerdì, con il permesso del padre di lei, si recavano sui monti della Valle D'Aosta per trascorrere il fine settimana. E la signora Bongiorno ama ricordare che il padre inizialmente li sorvegliava discretamente. Nel 1962 il presentatore, sciando, cadde e si spezzò letteralmente una gamba. Lo raccontò alla Domenica del Corriere che ne mise la foto in prima pagina. Ma appena potè togliere il gesso, ancora claudicante, Mike tornò subito a indossare gli sci.
L'avventura più drammatica che avrebbe potuto costargli la vita accadde nel 1976. Stava registarndo uno spot per la grappa Bocchino di cui è stato per dieci anni testimonial. Doveva innalzare la bottiglia di grappa ad altezze sempre maggiori pronunciando la frase "sempre più in alto" che ha dato il titolo al libro. Con un elicottero fu fatto scendere sulla cima del monte Cervinio a 4478 metri di altezza. Ma ad un certo punto ci si accorse che il carburante del veicolo era quasi esaurito. Lasciarono Bongiorno in vetta e andarono a fare rifornimento. Ma intanto il tempo era divenuto impraticabile e fortissime raffiche di vento flagellavano la zona. Al punto che l'elicottero non riusciva ad avvicinarsi alla cime. Ci vollero tre ore di tentativi prima che, con una manovra rischiosissima, il pilota riuscisse a metterlo in salvo.
Altre pagine accattivanti sono dedicate al periodo in cui Mike fu presidente del Club Topolino, settimanale per ragazzi a cui era molto legato e di cui non perdeva un numero. Un anno organizzò una gara di sci con i ragazzi di tutt'Italia. Vinse un giovanottino che avrebbe fatto molto parlare di sé: Gustav Thöni. Il volume riporta la foto di Mike che tiene per mano Thöni. Di immagini e di scatti ce ne sono innumerevoli nel libro, messi a disposizione dagli amici. Tra queste, ad esempio, le foto con Dino Buzzati.
Mike era contemplativo, nella montagna vedeva il soprannaturale, hanno sempre detto di lui coloro che lo conoscevano. Oltre il racconto del viaggio sulle montagne della Svezia e quello al Polo Nord che fu l'ultimo, viene sottolineato come Cervinia fosse uno dei luoghi più amati da Bongiorno. Al punto che riuscì a convincere Renato Rascel a investire una notevole somma nell'Hotel Cristallo di Cervinia. Scorrendo le pagine di S, si conosce un Mike inedito, molto intimista e quasi commovente nella sua quotidianità. Un personaggio lontano dagli stereotipi a cui i telespettatori erano abituati.
Sempre più in alto, la montagna secondo Mike Bongiorno
edizioni Vivalda
192 pagg., 16,90 euro