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December 05 2018
Il ritorno di Ibrahimovic al Milan è più di una suggestione e meno di un progetto già realizzato. E' un'idea che ha preso concretezza in diversi colloqui tra Leonardo e Raiola con sullo sfondo la necessità di rinforza la rosa a disposizione di Gattuso per una seconda parte della stagione all'assalto di un posto in Champions League con il sogno di fare percorso netto in Europa League e campionato.
Ibra non vede l'ora di tornare, anche se non sarà semplice sganciarsi dai Los Angeles Galaxy, e il mondo Milan non vede l'ora di riabbracciarlo. Messa così non ci sono ragioni per pensare a un epilogo differente, anche se nulla si può muovere prima che l'Uefa non dettagli le sanzioni e i paletti sul mercato eredità delle violazioni del Fair Play finanziario dell'era berlusconiana.
Ci sono, però, due categorie di dubbi che accompagnano la corsa verso un matrimonio che sembra scritto. La prima è legata all'esplosione di Patrick Cutrone, attaccante classe '98 che si sta prendendo il Milan un gol dopo l'altro. Con o senza Higuain al suo fianco. E' vero che non ha ancora completato la sua maturazione e che a volte pare meno incisivo quando gioca dall'inizio e non esce dalla panchina, però mettergli davanti due totem come Higuain e Ibra rischia di soffocarne gli spazi sul nascere.
Sarebbe un peccato mortale, per lui e per il Milan oltre che per il calcio italiano che sta cercando il centravanti del futuro e del presente visti i problemi anche della nazionale di Mancini. Il nuovo Milan (prima Montella e poi Gattuso) è un progetto giovane e Ibrahimovic (37 anni compiuti) va contro la strada percorsa fin qui anche a livello di strategie di mercato.
L'altro dubbio è tattico e rimanda ai giocatori in rosa oggi. Non essendo immaginabile una rivoluzione a gennaio, la domanda è: Gattuso ha calciatori con caratteristiche da 4-4-2? Oppure ha tanti esterni di qualità, offensivi, e rischia di dover spendere tempo prezioso per adattare l'impianto alle due punte?
La risposta è che tutto si può fare, ma che oggi il Milan è costruito per giocare con esterni alti e una sola punta. Anche per questo si fatica a vedere in campo contemporaneamente Higuain e Cutrone, non per scarsa volontà di chi sta facendo i miracoli con un gruppo che corre a velocità Champions malgrado limiti strutturali e infortuni. Nel 2018 (anno solare) solo Allegri ha fatto più punti di Gattuso: 85 contro 61. Una montagna scalata con questo Milan. Non è detto che Ibrahimovic possa aiutare a salire più velocemente e con maggiore sicurezza.