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July 14 2017
Il mercato pieno di acquisti e sorprese del nuovo Milan consegna a Montella una squadra molto diversa da quella cha ha chiuso la passata stagione con la qualificazione al preliminare di Europa League. Un'autentica rivoluzione non solo nei volti ma anche nel modo di stare in campo.
La certezza del cambio di modulo si avrà solo con le prime prove, però la rosa che il tecnico partenopeo avrà da gestire si sposa con differenti abiti tattici. Non solo il 4-3-3, che è stato il dogma dell'anno scorso, perché per la prima volta c'è in rossonero un trequartista vero e anche gli esterni sono di valore ma con precise caratteristiche tecniche e tattiche.
Un Milan con tante facce, magari anche nel corso della stessa partita e certamente dentro una stagione in cui l'obiettivo dichiarato è il ritorno in Champions League, ovvero il quarto posto che porterà direttamente ai gironi nel 2018-2019.
La campagna acquisti non è ancora completa ma pare già sufficiente delineata per abbozzare il nuovo progetto tattico. Manca un regista di qualità assoluta e un altro attaccante da affiancare al promettente (ma da verificare nell'impatto con il calcio italiano) André Silva. Il telaio, però, c'è e consente alcune variazioni sul tema:
La suggestione del 3-5-2 - E' l'idea che viene in mente guardando la rosa di Montella. Bonucci integra un terzetto difensivo perfetto con Romagnoli (condizioni fisiche da valutare) e Musacchio. Conti e Rodriguez sono perfetti per giocare sulle due fasce avendo le spalle coperte da un centrale in più e la collaborazione degli interni Kessiè sul centrodestra e Bonaventura sul centrosinistra. Biglia è il regista in mezzo al campo.
In questo caso, però, dovrebbe leggermente snaturarsi Calhanoglu che sarebbe più seconda punta che trequartista anche se poi in campo potrebbe semplicemente andarsi a prendere lo spazio dietro alla punta. Attenzione: il rischio è avere un solo uomo dentro l'area avversaria.
L'albero di Natale o il 4-2-3-1 - E' l'ipotesi che permette di accentrare il più possibile Calhanoglu che può anche fare l'esterno offensivo ma è prima di tutto un trequartista. Quindi utilizzabile dietro a due punte in un modulo 4-3-2-1, con Andrè Silva centravanti (o chi arriverà nel finale di mercato) e Suso o Bonaventura insieme al turco, oppure nel 4-2-3-1 che ora va di moda.
In questo caso Calhanoglu sarebbe perfetto per occupare la posizione di mezzo del terzetto con due esterni in accompagnamento. Attenzione al ruolo dello stesso Bonaventura che rientrerà dopo lungo infortunio e che è sdoppiabile anche sulla linea dei mediani.
Tentazione 4-4-2 - Resta viva anche l'ipotesi del classico 4-4-2 che costringerebbe, però, due giocatori come Conti e Rodriguez ad occuparsi molto della fase difensiva trovando poi le corsie occupate dagli esterni di centrocampo. Montella ci dovrebbe lavorare in modo da non penalizzarne le caratteristiche migliori accentuando il difetto in copertura. Resta una possibilità ma non la più probabile.