Lifestyle
July 11 2013
C'è un solo ostacolo tra il Milan e Adem Ljajic, che è in testa alla lista dei desideri di Galliani e Allegri ed è il vero obiettivo di mercato del luglio rossonero. L'ostacolo è in casa e rischia di diventare sempre più alto ogni giorno che passa, perché il tempo per rimuoverlo sta scadendo e l'evoluzione delle ultime ore non lascia sperare in una soluzione positiva per il Milan. L'ostacolo che blocca il mercato di via Turati si chiama Robinho e, al di là delle dichiarazioni e dei sorrisi ufficiali, la sua permanenza a Milanello sta diventando un problema di non semplice soluzione per Galliani.
La svolta delle ultime ore è il ritiro del Santos dalla trattativa. E' arrivato nella tarda serata di ieri (italiana) con un comunicato ufficiale fatto circolare prima su Twitter e poi sul sito della società: "Il Santos comunica di non aver raggiunto un accordo per ingaggiare Robinho in questa finestra di mercato. Il club, il giocatore e il Milan hanno cercato di trovare un accordo per il trasferimento, ma anche con lo sforzo di tutti, non è stato possibile arrivare ad un accordo. La somma dell'operazione, tra il pagamento alla squadra italiana e gli emolumenti del calciatore, è ancora lontana dalla realtà del calcio brasiliano".
Poi la conferma direttamente da Robinho con un comunicato ufficiale: "Mi sarebbe piaciuto che ci fosse un accordo, il Milan ha abbassato le sue pretese e io non ho analizzato le proposte di altri club. Ho accettato una significativa riduzione dell'ingaggio, ho rinunciato ai miei benefici e alle commissioni nel Milan, e ho autorizzato il Santos a sfruttare la mia immagine per abbassare il costo".
Un'autentica doccia fredda dopo che si era parlato di accordo ad un passo. Il Milan era sceso da 8,5 milioni a 6 con l'unica clausola di pagamento in una rata sola. Anche Robinho aveva accettato la riduzione dello stipendio di circa il 30% da 4,5 a 3,5 milioni netti a stagione. Invece il Santos si è tirato ufficialmente indietro ritenendo i 6 milioni cash esagerati. Galliani ha incassato lo stop cercando di non chiudere la porta definitivamente: "C'è tempo fino al 20 luglio perché per il mercato brasiliano è come se da noi fosse gennaio. Vediamo...".
Il Milan aveva tutto l'interesse che Robinho andasse via perché sta provando a stringere con la Fiorentina per Ljajic, talento serbo 21enne che non rinnoverà con i viola (scadenza 2014 come Robinho) e che Galliani sta corteggiando. Anche ieri ne ha parlato con il ds della Fiorentina Pradé che a Milano sta chiudendo col Palermo per Ilicic, sostituto naturale di Jovetic e dello stesso Ljajic.
Il problema è che il trequartista nei sogni di Galliani costa circa 10 milioni di euro, guarda caso la stessa cifra che il Milan puntava a incassare dal Santos. Guadagnerebbe meno della metà di Robinho e, quindi, l'affare si può fare anche prendendo meno dai brasiliani, però non può arrivare se prima l'attuale compagno di reparto di Balotelli ed El Shaarawy non fa le valigie. Un bell'intrigo con data di scadenza. Se Robinho non parte, Ljajic non arriva e allora potrebbe anche rinnovare con la Fiorentina. Scenario da incubo per Galliani.