Minacce del nuovo Partito Comunista Italiano (nPCI). Scatta l'interrogazione parlamentare

Negli scorsi giorni, con i consueti toni minacciosi e a tratti grotteschi, il nuovo Partito Comunista Italiano (nPCI) è tornato a diffondere e a rilanciare le sue minacce contro il governo Meloni e contro chi, a loro giudizio, viene considerato vicino «ai sionisti». Lo sparuto gruppo che si nasconde dietro l’anonimato ha parlato con i soliti toni deliranti della manifestazione del 5 ottobre, organizzata dai "Giovani Palestinesi" per ricordare l'attacco terroristico avvenuto in Israele il 7 ottobre 2023, un evento che vuole esaltare i «martiri della resistenza» e Hamas. Per queste ragioni, il Ministero dell'Interno ha vietato la manifestazione, poiché l'organizzazione da loro sostenuta è riconosciuta come terroristica in quasi tutto l'Occidente. Da qui la nuova minaccia del nPCI, che come da tradizione eversiva si salda con l’estremismo palestinese. Tra i nuovi deliri pubblicati dal nPCI c’è l’appello ad attaccare il governo di Giorgia Meloni: «Bisogna rovesciare il governo Meloni, rendendo ingovernabile il Paese fino a imporre un governo d’emergenza, espressione degli organismi operai e popolari e del resto delle masse organizzate. Obiettivo da perseguire per intervenire in maniera decisa contro la chiusura e la delocalizzazione delle aziende, gli omicidi sui luoghi di lavoro e in itinere, l’inquinamento ambientale, la precarietà crescente, la distruzione del sistema sanitario nazionale e della scuola pubblica e per porre fine alla complicità del nostro paese con la pulizia etnica in corso in Palestina».

Le domande al PD

A proposito delle nuove minacce del nuovo Partito Comunista Italiano e del pesante clima intimidatorio nei confronti degli ebrei italiani e di coloro che sostengono la causa di Israele, Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia, ha chiesto al Partito Democratico di prendere le distanze dai deliri dell’Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) su Israele: «L'Anpi, dopo aver tentato a gennaio di organizzare una manifestazione pro-palestinese proprio nel Giorno della Memoria dedicato al ricordo della Shoah, oggi torna ad accusare Israele di terrorismo. Contenuti inaccettabili e di odio nei confronti di Israele e del popolo ebraico, sui quali continua il silenzio assordante del Partito Democratico».In una nota, Sara Kelany, responsabile Immigrazione del partito, osserva come: «La gravissima deriva antisemita del multiforme universo della sinistra monta sempre più, dalle liste di proscrizione del nuovo Partito Comunista alle provocazioni dell'Anpi. Quando sentiremo Elly Schlein e il suo partito prendere le distanze da questi deliri che stanno portando in seno alle comunità ebraiche italiane un senso di insicurezza e di disagio nel vivere la propria religione, nelle scuole, nelle università e nei luoghi di culto?»

Scatta l'interrogazione

Le continue minacce del nuovo Partito Comunista Italiano sono oggetto di un’interrogazione al Ministro degli Interni firmata da Sara Kelany e dal senatore di Fratelli d’Italia, Francesco Filini, che a Panorama spiega: «Già ad agosto, quando il sedicente Nuovo PCI ha pubblicato quella che è a tutti gli effetti una lista di proscrizione contro quelli che definiscono “agenti sionisti in Italia”, avevamo deciso di presentare un’interrogazione al Ministro Piantedosi. Nei giorni scorsi, questa lista è stata aggiornata, prefiggendosi anche altri obiettivi: violare il divieto di manifestazione pro-Hamas per il 5 ottobre, mettere giornalisti e giornali nel mirino e rovesciare il governo Meloni. Quindi l’interrogazione è ancor più necessaria. Bisogna garantire la sicurezza e tutelare le persone menzionate, che sono seriamente esposte a ritorsioni. Poi è fondamentale rintracciare chi si nasconde dietro questa organizzazione che utilizza toni e strumenti così violenti e che ha la precisa volontà di operare nell’anonimato totale: è palese che si tratti di un estremismo di sinistra in pieno stile BR ed è un fenomeno che non può essere ignorato o taciuto».

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea

presentato da

FILINI Francesco e KELANY Sara

– Al Ministro dell’interno

Premesso che:

lo scorso 23 agosto, il sedicente Nuovo Partito Comunista italiano ha lanciato in rete «l’avviso ai naviganti 145”», nel quale viene stilata una lunga lista di nomi e cognomi di esponenti della comunità ebraica, politici, giornalisti, intellettuali, imprenditori e aziende che sarebbero – e cito testualmente – «agenti sionisti in Italia», che costituirebbero un «blocco sionista» e che avrebbero il sostegno del governo «dalle larghe intese»;

nel documento si invita espressamente a «sviluppare la denuncia e la lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia» e si invitano i lettori a contribuire, in quanto, – cito di nuovo testualmente – «la nostra ricerca sulla presenza dei sionisti in Italia è ancora limitata»;

si tratta di una vera e propria lista di proscrizione, che si configura come un inquietante e concreto attacco alla libertà di espressione e che espone a ritorsioni coloro che vengono espressamente menzionati;

In data 18 settembre, la medesima organizzazione ha ampliato e ripubblicato la lista di parola, ricomprendendovi i nomi di molti esponenti politici, sia di maggioranza che di minoranza, sempre puntando ad attirare l’attenzione su di essi in quanto “agenti sionisti”;

un fatto ancor più grave se si considera che non si conoscono gli esecutori materiali del documento, in quanto sul sito del Nuovo PCI non sono presenti i riferimenti dei responsabili e, come unico recapito, viene indicato un indirizzo in Francia che corrisponde a un ufficio postale –:

Considerato inoltre che:

Dal 7 ottobre 2023, data dell’attacco di Hamas ai civili in Israele, gli episodi di antisemitismo in Italia ed in Europa hanno registrato un aumento considerevole;

Facendo menzione dei dati raccolti da OSCAD (Osservatorio sicurezza Contro gli Atti Discriminatori) sono stati registrati dal 7 ottobre 2023 al 30 giugno 2024, 406 casi di antisemitismo distinguibili in 4 categorie-. Hate crime, hate speech, hate speech on Line ed hate incident, a fronte dei 98 casi dello stesso periodo dell’anno precedente;

La compilazione di una lista di proscrizione contenete dati personali relativi a soggetti qualificati come “agenti sionisti in Italia” si configura evidentemente come un atto disdicevole e rientrante a pieno titolo tra gli atti di antisemitismo;

Si chiede di sapere:

se e quali iniziative, in relazione ai fatti esposti in premessa, intenda intraprendere per rintracciare chi ha elaborato questa documentazione e per tutelare la sicurezza delle persone coinvolte.

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