Collezioni
June 18 2023
Uno dei marchi fieri di essere da sempre ambasciatore del made in Italy nel mondo, Tod’s ha presentato in un rigoglioso giardino all’italiana negli eleganti spazi decò di Villa Necchi Campiglio a Milano la sua concezione di moda discreta e di eleganza non ostentata.
Walter Chiapponi, l’attuale designer al quale Diego della Valle ha affidato le collezioni uomo e donna, coniuga l’Italian lifestyle andando ancora di più a semplificare, a ridurre e a cogliere l’essenza della grande qualità e artigianalità, dna di Tod’s.
«L’ispirazione della collezione va all’essenza: ho cercato di togliere in ogni capo il superfluo, una esemplificazione che è quasi un elogio alla banalità, parola alla quale vorrei dare altro ambito e significato. Dopo tutti questi anni di sfarzo, penso che la moda in generale stia finalmente ruotando verso la direzione della sostanza, della qualità e della cultura - cose per cui noi italiani siamo famosi» ha concluso Chiapponi.
Nel Medioevo, dall’etimologia francese, ban (o bando) era il proclama che rendeva un tema comune a tutto il villaggio, così la banalità era una accezione diversa, il banale è il comune.
E i ban di Walter Chiapponi operano per sottrazione, stagione dopo stagione, per arrivare al cuore del guardaroba del marchio e stabilizzare la loro forma creativa e costitutiva più pura. I fregi e gli orpelli sono solo a scopo estetico e funzionale.
Ad un alchimista del costume, dopo le varie esperienze in Givenchy, Valentino, Gucci, Miu Miu e Bottega Veneta, poter studiare l’heritage di questo Gruppo coerente e autentico pare un vero e proprio privilegio.
«Sono sempre stato affascinato da come sono fatte le cose ed è facile esaltare questo aspetto artigianale in questa azienda. Ogni cosa che si fa in Tod’s è studiata e curata nel segno dell’eccellenza. Questo è lo stile italiano, da valorizzare. E poter contribuire a svilupparlo sempre di più rappresenta, per me, una sfida e un motivo d’orgoglio».
L’inderogabile principio del fatto a mano sta all’origine del brand che nasce alla fine degli anni Settanta con, come primo risultato, un mocassino leggerissimo, piatto e morbido, con una suola fatta da 133 sfere in gomma.
Nel giardino di Villa Necchi gli artigiani mostrano la nuova versione moderna del gommino e del nuovo mocassino con tacco a ferro di cavallo e completamente decostruito.
Ogni passaggio nella costruzione di un singolo pezzo è un piccolo capolavoro di artigianato, dal taglio dei pellami alle cuciture a mano, fino ad ogni singolo dettaglio.
Il logo T ingigantito e introdotto sulle borse diventa ora firma signature che suggella la pragmatica concezione di essenzialità del lusso di Chiapponi.
È lo spirito artigianale, nella sua forma più pura ed elevata, ad animare anche la produzione dell’abbigliamento che si concentra proprio sul pregio materico e sul design
casual sartoriale rilassato, che per la prossima stagione primavera-estate 2024 prende toni caldi, naturali e terracei.
Un pattern a triangolo in pelle diventa un codice riconoscibile delle giacche, la tradizionale field jacket strutturata, il bomber in nylon e tessuto, i caban leggeri, gli anorak impermeabili e il trench, capo amato dallo stilista e quintessenza di una attitudine elegante.
I pantaloni larghi e la maglieria pongono in evidenza un altro accessorio sul quale punta la Maison, che è la cintura, non un complemento, ma un elemento portante del guardaroba maschile contemporaneo, anch’essa con la fibbia T Timeless.