Cosa muove il mondo della mobilità in Italia?
Trasformazioni e aspettative caratterizzano il mondo della mobilità negli ultimi anni…. ma il parcheggio resta il tema centrale!
Sebbene alcuni cambiamenti nei comportamenti di utilizzo legati ai mezzi di trasporto siano dovuti alla pandemia, che ha imposto la modifica di alcune abitudini, la scelta dei mezzi da utilizzare più frequentemente ha, in realtà, motivazioni sia emotive che pratiche slegate dai temi tipici post pandemia (sicurezza, protezione, mantenimento della distanza…).
L’auto si sceglie per ragioni pratiche: è sempre disponibile, rende autonomi e indipendenti. Allo stesso modo, si accede ad altri mezzi di trasporto (soprattutto pubblici, ma anche il car sharing) per superare la criticità, anche questa squisitamente concreta, della ricerca del parcheggio: attività che impatta notevolmente sui tempi di spostamento.
Solo chi pedala in bicicletta lo fa principalmente per un ideale di ecologia e rispetto per l’ambiente… cui si sommano i side-benefit dell’economicità e – di nuovo – della facilità di parcheggio.
Il monopattino, infine, rappresenta un mezzo cool e di tendenza che si sceglie spesso per sentirsi smart.
Ma quali sono le aspettative legate al futuro della mobilità?
Più di un italiano su 2 (il 66%) si aspetta l’incremento dell’utilizzo della mobilità elettrica, anche se oggi a possedere un’auto elettrica o ibrida è solo il 5% della popolazione. 4 italiani su 10, invece, si aspettano un aumento della share mobility.
Purtroppo, però, solo il 15% della popolazione ritiene che il traffico diminuirà in futuro e solo il 28% intravede una riduzione dell’inquinamento per i prossimi anni. Siamo disillusi?
Forse abbiamo bisogno di una “spinta gentile” (il “nudging” di Richard Thaler) da parte dei player di settore per mettere in atto comportamenti più virtuosi ed essere “il cambiamento che vorresti vedere nel mondo” (Gandhi).
*incidenza di utilizzo: almeno 2-3 volte al mese
Ilaria Ingrosso - Senior Business Partner Teleperformance
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