I monumenti degli Italiani in Usa e la "guerra delle statue" - foto

Library of Congress
L'inaugurazione della statua di Dante Alighieri a Washington il 1 dicembre 1921
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Dante Alighieri a Detroit, opera di Raffaello Romanelli e donata dalla comunità italo-americana della città nel 2009
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Columbus Circle, New York. Il monumento al centro delle polemiche sulla rimozione delle statue negli Usa è datato 1905.
National Archives
Ferdinando di Savoia all'inaugurazione del monumento a Giuseppe Garibaldi di Washington Square, New York. 1917
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Il cippo commemorativo della trasvolata di Italo Balbo al Burnham Park di Chicago, di cui è stata proposta la rimozione
Ansa
Italo Balbo ai comandi durante la trasvolata atlantica del decennale
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Mount Rushmore. I volti dei presidenti furono scolpiti dal capo scalpellino Luigi Del Bianco, friulano emigrato
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Il mastro scalpellino Luigi del Bianco. ERa nato in provincia di Pordenone.
Library of Congress
Cristoforo Colombo a Philadelphia, Pennsylvania
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Guglielmo Marconi a Hobocken, New Jersey
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Monumento all'emigrazione italiana a St. Louis, Missouri
PHMC
Targa celebrativa di Amedeo Obici, fondatore del colosso delle noccioline Planters. Era nato a Oderzo (Treviso)
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Il Charging Bull di Wall Street, opera dell'Italiano Arturo di Modica
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Dante Alighieri a Dante Square, Manhattan
Library of Congress
Il piccolo Wall of Honor degli italiani di Port Arthur, Texas
NY Power Authority/Twitter
Monumento a Charles Poletti, Governatore dello Stato di New York e comandante del Governo Alleato in Italia dal 1943 al 1945
National Archives
1989: picchetto d'Onore della Marina degli Stati Uniti alla statua di Colombo di Port Everglades, Florida
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New York, statua bronzea di Fiorello LaGuardia, sindaco fino al 1945
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La statua di Colombo al Columbus Circle durante l'installazione di un "salotto" belvedere in cima al monumento di Columbus Circle a New York, opera del giapponese Tatzu Nishi
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Arturo Di Modica con una nuova versione del Charging Bull a Shanghai.
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Guglielmo Marconi A Philadelphia, Pennsylavania. Opera del 1975 di Giancarlo Saleppichi
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Monumento agli emigranti italiani al Joseph J.Piccininni Center di Toronto, Canada
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La testa dorata di Guglielmo Marconi a 6th Street and Lamont Street a Washington. Opera di Attilio Piccarilli

I volti dei Presidenti di Mount Rushmore e il Toro di Wall Street, due tra i monumenti più famosi degli Stati Uniti, sono stati scolpiti da mani italiane. Era nato a Meduino in provincia di Pordenone il "master carver" Luigi Del Bianco, cui fu affidata la direzione dei lavori del Mount Rushmore National Monument, dopo gli anni di gavetta come scalpellino emigrante. E' Siciliano naturalizzato statunitense l'artista Arturo Di Modica, autore del "Charging Bull" che dal 1987 simbolegga la carica finanziaria della Borsa di New York. Per celebrare la figura di Dante Alighieri si scomodò nel 1921 perfino il Presidente Coolidge, che si trova ritratto accanto al promotore del monumento Salvatore M. Pino, in rappresentanza del giornale "Il Progresso Italo-Americano".

In mezzo alla recente polemica sulla rimozione dei monumenti la cui simbologia rimanderebbe ad un passato inquinato da razzismo è finito proprio l'italo-americano Bill DeBlasio, attuale sindaco di New York. Il primo cittadino è stato contestato dalla stessa comunità italo-americana dopo aver ventilato alla fine di agosto la possibilità della rimozione delle statue di Cristoforo Colombo per i crimini che quest'ultimo avrebbe compiuto nei confronti delle popolazioni indigene. La scintilla che ha acceso lo scontro negli Usa sulla rimozione delle statue "scomode" era da poco scoccata a Charlottesville, in Virginia. All'inizio di luglio, la proposta dell'amministrazione locale di rimuovere la statua del Generale Lee aveva scomodato i suprematisti del Ku-Klux Klan che erano scesi in piazza a difendere l'anima sudista rappresentata dal protagonista della Guerra di Secessione.

Dopo il generale, lo sguardo si è spostato sul genovese Cristoforo Colombo, simbolo della colonizzazione europea dell'America. Pochi giorni dopo le dichiarazioni di DeBlasio, una statua del navigatore simbolo della comunità italo-americana è stata ritrovata decapitata in un parco di Yonkers, sobborgo di New York.

A Chicago, l'amministrazione cittadina guidata dal sindaco Rahm Emanuel ha comunicato recentemente l'intenzione di rimuovere dal Burnham Park la colonna commemorativa della trasvolata atlantica del decennale di Italo Balbo, donata alla città che fu tappa dell'impresa che celebrò il fascismo nel mondo. Per salvaguardarla, si è mosso il sindaco leghista di Sesto Calende che ha lanciato un appello all'amministrazione di Chicago perché permetta il trasporto del monumento nella cittadina nei pressi di Varese dove furono costruiti gli idrovolanti che accompagnarono gli aviatori del ventennio nell'impresa.

Negli Stati Uniti e in Canada, i monumenti a personaggi della storia e della cultura italiana sono molti, concentrati maggiormente negli stati della East Coast dove la comunità italo-americana è storicamente più numerosa. Accanto al contestato Cristoforo Colombo ci sono Dante Alighieri, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini, ma anche statue celebrative del lavoro degli immigrati in America, memoriali, targhe e busti di personaggi illustri di origini italiane che fecero la storia dell'industria, dell'arte, dello spettacolo e della scienza d'oltreoceano come l'ex sindaco di New York Fiorello LaGuardia o Charles Poletti, che fu governatore dello Stato di New York con Roosevelt e poi Comandante dell'Amministrazione Alleata dallo sbarco in Sicilia del 1943 alla fine della guerra.

Tra le raffigurazioni più diffuse nel territorio statunitense spicca quella di Guglielmo Marconi. Chissà se dopo Colombo toccherà all'inventore della radio essere oggetto dell'iconoclastia per la sua supposta partecipazione al progetto del "raggio della morte" oppure ad Enrico Fermi per il suo ruolo nello sviluppo della bomba atomica?

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