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November 13 2014
Premessa. Questa ondata di maltempo ha dimostrato una cosa: non sempre un disastro ed una piena sono colpa del sindaco o di qualcuno. Certe volte la natura non la si ferma. Punto. Ma quanto accaduto a Monza, ricca città lombarda attarversata dal Lambro, dimostra come dal punto di vista almeno della gestione di un'emergenza ci sia ancora molto da fare, malgrado episodi come questi si ripetano con sempre maggiore frequenza
"Alle ore 18.00 di martedì 11, secondo le indicazioni della Protezione Civile regionale, è scattato il momento più critico. Monza, secondo le categorie della protezione civile, è considerata una città a rischio idraulico. La speranza è che al più presto le precipitazioni – come dicono le previsioni del meteo – si interrompano".
Così recitava una news pubblicata l'11 novembre da nuovabrianza.it, sito di informazione di Monza e dei comuni della zona. Una notizia legata al bollettino della Protezione civile regionale; i primi di fatto a lanciare l'allarme e a prevedere quello che poi 24 ore dopo sarebbe successo.
La cosa curiosa di questo articolo (firmato dal direttore del sito, Marco Pirola) non è però la drammatica notizia in sé, ma i commenti che attraverso facebook sono arrivati in pochi minuti. Basta scorrerli per trovarsi davanti a quello più importante; la firma, il logo, sono quelli proprio del comune di Monza
"Ciao Marco, non c'è nessun codice rosso a Monza. La Protezione civile non ha diramato alcuna allerta o preallerta.. Basta telefonare al loro responsabile e chiederlo. Così constaterai che c'è pieno accordo al Comune di Monza sulle notizie da dare." (11 novembre, 18.27)
Sono in molti poi (e tra questi ci sarebbe pure una delle persone che si occupano proprio della comunicazione via facebook del comune) a fare ironia e a parlare di "ma chi scrive questi post si documenta prima? Controlla le fonti?". Quindi in Piazza Trento e Trieste tutto tranquillo il giorno prima della piena. Al punto che alle 18.36 (9 minuti dopo) sulla pagina facebook ufficiale del comune di Monza appariva il seguente messaggio:
"Visto che si stanno diffondendo notizie non attendibili sulla situazione del Lambro, intendiamo precisare che il livello del fiume, a nord della città, alle 18.10 era..."
Insomma, tutto tranquillo, "notizie non attendibili"...
Poi sappiamo com'è andata a finire. La piena, il caos...
La comunicazione successiva su fb arriva alle 16.21 del 12 novembre; quando ormai il Lambro sta uscendo
La cronologia ed i fatti sono molto chiari. Ad esser buoni potremmo dire che qualcuno ha "sottovalutato" la situazione. Dopodomani i metereologi prevedono ancora pioggia. Questa volta sarebbe il caso di prendere la cosa un po' più seriamente