La morte di Prigozhin, la vendetta di Putin

Poche cose sono certe nella vita ma una è che Vladimir Putin non perdona. A due mesi esatti dal tentato e maldestro colpo di stato con annessa marcia su Mosca,il proprietario del Wagner Group Evgenij Prigozhin è morto. L’ex venditore di hot dog per le strade di San Pietroburgo diventato “il cuoco di Purtin”, l’ex galeotto diventato milionario grazie all’incontro con il leader russo che nel tempo gli ha affidato missioni spericolate sia con le sue “ fabbriche di troll” e che ad un certo punto ha visto nel Wagner Group la longa manus di Mosca alla quale appaltare le guerre e i colpi di stato del Cremlino in giro per il mondo, è precipitato ieri alle ore 18.22 di Mosca con il suo jet privato.

L’Embraer Legacy 600 con numero di serie RA-02795 in volo da Mosca a San Pietroburgo è caduto nella regione di Tver, vicino al villaggio di Kuzhenkino, a trecento chilometri a Nord-Ovest della capitale. Il jet di Prigozhin ha sorvolato la regione di Tver e non era in contatto con il centro di controllo della missione locale. Il jet non ha contattato in alcun modo i servizi di Tver e non ha dato alcun segnale, tutto il controllo dell'operazione è venuto da Mosca. Il capo del dipartimento ha appreso dell'emergenza solo quando i dipendenti del Ministero delle situazioni di emergenza sono arrivati sulla scena e da terra hanno confermato la scoperta dell'incidente aereo. L'esplosione a bordo è avvenuta vicino alla residenza di Putin a Valdai e direttamente sopra i depositi di armi missilistiche dell'unità militare 554443, che è sorvegliata dalla difesa aerea.

La Federal Air Transport Agency ha annunciato l'elenco dei passeggeri dell'aereo Embraer-135 (EBM-135BJ):Propustin Sergey,Makaryan Evgeniy,Totmin Aleksandr,Chekalov (Comandante Wagner) Valeriy,Utkin Dmitriy ( fondatore del Wagner Group e vice di Prigozhin) ,Matuseev Nikolay,Prigozhin Evgeniy e i membri dell’equipaggio:Levshin Aleksei, comandante, Karimov Rustam, copilota, e Raspopova Kristina, assistente di volo.

Con il passare delle ore l’ipotesi che sia esplosa una bomba a bordo è diventata quasi una certezza e l’ordigno sarebbe piazzato da qualcuno all'interno dell'aeroporto di partenza in Mali dove i vertici del Wagner Group si trovavano fino a ieri mattina. Mentre i membri del Wagner Group gridano vendetta e nelle sedi della milizia molti cittadini comuni depositano fiori, sul futuro del gruppo paramilitare russo Vladimir Putin ha scritto la parola FINE. Vedremo se quanto successo ieri diventerà un boomerang per Putin ma per il momento lo Zar che non perdona mai ha vinto la sua battaglia.

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