Sport
July 07 2014
Dopo 18 minuti di stop il suo cuore d'atleta era ripartito in avanti lo scorso 5 luglio, giusto all'indomani dell'88° compleanno, ma la partita terrena di Alfredo Di Stefano era ormai destinata al fischio finale: ricoverato in gravi condizioni in una clinica della capitale spagnola, il presidente onorario del Real Madrid e per molti (Pelè incluso) il miglior giocatore di tutti i tempi si è spento oggi nella capitale madrilena.
Nato a Buenos Aires il 4 luglio 1926, Di Stefano ha giocato però solo 6 volte con altrettante segnature nell'Argentina, collezionando invece 31 presenze (con 23 reti) nella Spagna dopo aver cambiato nazionalità nel 1956. Fallita la qualificazione ai Mondiali del 1958, Di Stefano non potè però partecipare nemmeno a quelli del 1962 a causa di un infortunio muscolare che lo mise ko per tutto il torneo, dopo di che diede l'addio alla Nazionale senza aver di fatto mai giocato una partita di Coppa del Mondo.
Il video-tributo ad Alfredo Di Stefano
Soprannominato "La Saeta Rubia" dai tifosi spagnoli, Alfredo Di Stefano ha indelebilmente cucito il suo nome sulla maglia rigorosamente bianca del Real Madrid, club in cui ha militato dal 1953 al 1964 con il record di 308 goal in 396 partite ufficiali, secondo marcatore nella storia del club dopo Raul (323 reti). In particolare, con le "merengues" Di Stefano ha vinto la bellezza di 8 campionati spagnoli, 5 Coppe dei Campioni consecutive (dal 1956 al 1960) e una Coppa Intercontinentale: trionfi che l'hanno consacrato una volta per sempre bandiera dei "blancos". Ritiratosi dal calcio giocato a 40 anni nel 1966, Di Stefano ha poi intrapreso una carriera da allenatore che l'ha portato a nuove vittorie, tra cui un titolo spagnolo e una Coppa delle Coppe con il Valencia. A chiudere l'esperienza in panchina, e con essa il cerchio con il Real, è stata però la Supercoppa di Spagna conquistata proprio alla guida del club madrileno nella stagione 1990-1991.
Vincitore del Pallone d'Oro nel 1957 e nel 1959, destinato a rimanere sempre nel cuore dei tifosi del Real con il racconto delle sue gesta tramandato di padre in figlio anche in futuro, Di Stefano è stato scalzato solo nel febbraio 2013 dal primo posto nella speciale classifica dei marcatori nel "Clàsico", che lo vide spedire il pallone per ben 18 volte (tuttora miglior goleador del club madrileno) nella porta degli storici rivali del Barcellona. Il nome dell'autore dello "sgarbo"? Un certo Lionel Messi, che per ben cinque volte è stato premiato proprio con il "Trofeo Alfredo Di Stefano", destinato annualmente in Spagna al miglior giocatore della Liga. E dalla prossima stagione premio alla memoria di un grandissimo del calcio mondiale. Se non il più grande.