Motonautica, dramma in Germania: muore l'italiano Massimo Rossi

Matteo Politanò
Massimo-Rossi
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Massimo Rossi aveva 24 anni e lo scorso agosto ha conquistato il mondiale della categoria O/250.
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ANSA / ANSA/ UFFICIO STAMPA - MASSIMO CIUCHI - FEDERAZIONE ITALIANA MOTONAUTICA
A settembre aveva bissato il titolo mondiale vincendo anche quello della categoria 0/350 a Jedovnice, in Repubblica ceca.
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Dopo la morte di Massimo il presidente della Federazione italiana di Motonautica Vincenzo Iaconianni ha denunciato: "Il circuito era troppo pericoloso".
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Rossi viveva a San Bellino, in provincia di Rovigo.
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Il suo mezzo è uscito dal percorso schiantandosi contro un albero, un impatto terribile che ha reso vani i soccorsi.
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Dopo la morte dell'italiano tutte le gare previste nel fine settimana a Traben-Trarbach sono state ovviamente annullate.
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Una terribile sciagura ha colpito la motonautica italiana. Massimo Rossi, campione del mondo delle classi O/250 e O/350, è morto durante una gara in Germania sul circuito di Traben-Trarbach, vicino Francoforte. La gara si è svolta lungo il fiume Mosella, Rossi ha perso il controllo del mezzo ed è finito sulla riva per poi schiantarsi contro un albero.

Inutili i soccorsi, l'azzurro è morto sul colpo e l'annuncio della tragedia è stato dato all'Ansa dal presidente della Federmotonautica, Vincenzo Iaconianni: «Rossi correva con licenza tedesca perché aveva un contratto di lavoro in quel paese. L’incidente è avvenuto su un circuito pericolosissimo. Noi in Italia siamo all’avanguardia per la sicurezza, purtroppo quando i nostri piloti vanno all’estero finiscono nelle mani di macellai. Una perdita assurda, non si può mandare a morire così un giovane di 24 anni».

Rossi era nato a Legnano, in provincia di Verona, e viveva a Rovigo in zona San Bellino.  Stava vivendo il momento più alto della sua carriera dopo che lo scorso agosto a Kriebstein, sempre in Germania, aveva vinto il mondiale della categoria O/250 bissando poi in Repubblica Ceca a settembre quello della categoria 0/350.

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